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Milan, crollo senza fine: ci vorrebbe un esonero di massa

Terza sconfitta per la squadra di Conceicao al cospetto di una Lazio che lotta fino al 95’. Ennesima partita chiusa dai rossoneri con l’uomo in meno e chiusura anticipata del campionato per il Milan.

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MAIGNAN – La prima buona notizia di giornata arriva dal capitano rossonero che dopo 2 minuti di gioco cancella con una parata decisiva il sorriso dal volto di Dia che pensava di aver già segnato. Tampona come può, ma alla fine è pesante l’uscita fuori tempo che vale il rigore da 3 punti per la Lazio. 5 

JIMENEZ – Costretto a prendere il numero di targa a Nuno Tavares che porta letteralmente a scuola in giovane spagnolo al 6’: l’azione è strepitosa e si conclude con un autogol sfiorato per centimetri. Conferma l’immaturità oggetiva, facendosi anticipare da Zaccagni che al 28’ buca Maignan. Suscita addirittura tenerezza ogni volta che prova a contrastare il suo avversario di fascia e puntualmente viene saltato. Al termine di un primo tempo mortificante, Conceicao lo lascia negli spogliatoi. 4

GABBIA – Torna titolare in coppia con Pavlovic dopo la sciagurata trasferta di Zagabria e dopo 2 minuti rischia di replicare; dorme su un’imbucata di Rovella e si perde Dia che arriva solo davanti a Maignan. Il piede però è educato e quando lancia lo fa in maniera precisa. 5

PAVLOVIC – Il primo tiro in porta nello specchio della porta laziale è proprio del serbo all’ultimo respiro del primo tempo. Niente di eccezionale, ma comunque meglio dei “fantastici” 4. Attento anche in fase difensiva e il salvataggio su Isaksen lanciato a rete al 58’ è l’esempio lampante. Paga l’eccessiva irruenza al 68’ e il suo duro intervento sul solito Isaksen viene punito con il rosso diretto. 4

THEO HERNANDEZ – Isaksen dalle sue parti combina il panico e Theo si limita a osservare con deferenza. Quando prova a disimpegnarsi, non fa altro che sbagliare passaggi e innescare le ripartenze laziali, vedi Zaccagni al 54’. Per Theo vale lo stesso discorso fatto per Leao: se questo è uno dei pezzi forti del Milan, facile capire perchè i rossoneri siano fuori anche dalla zona Conferenze League. 4

MUSAH – Coprotagonista negativo con Leao del frittatone rischiato al 12’: dalla sua però c’è la bravura nel contrastare Dia e scippargli il pallone al momento del tiro. Esattamente come Fofana, liberato in area da Reijnders, anzichè tirare, passare, fare qualsiasi cosa, tenta un ennesimo colpo di tacco che vuol dire palla persa. Basta questo a Conceicao per richiamarlo fuori al 36’. 5

FOFANA – Con la squadra già in svantaggio e un pallone da gestire al limite dell’area avversaria, si concede un colpo di tacco senza senso, a conferma della confusione totale che regna all’interno del gruppo squadra. In chiusura di primo tempo prova anche una conclusione del limite che finisce al terzo anello. 5

PULISIC – Si sbatte come pochi e almeno questo bisogna concederglielo. A inizio ripresa trova un bel filtrante a centro area le Gimenez, ma il messicano controlla malamente. Brucia una buona opportunità al 55’ quando alza sopra la traversa un cross radente di Joao Felix. 5

REIJNDERS – Si incunea bene al 18’, riceve il filtrante di Leao ma conclude in maniera debole e centrale. È uno dei pochi a cercare di fare senso alla manovra rossonera, a volte anche tentando percussioni uno contro tutti, ma anche l’olandese sembra risucchiato nel vortice della negatività e non riesce mai a trovare il guizzo vincente. 6

LEAO – Combina un guaio incomprensibile al 12’: un passaggio indietro che manda in porta Dia. Poi alterna lunghi attacchi narcolessia a qualche velleitaria spedizione offensiva che finisce puntualmente nel nulla. Mette dentro il cross che Chukwueze trasforma in gol, però ha sul groppone il peso del passaggio sbagliato allo scadere che avrebbe potuto valere la vittoria. Se questo è il giocatore più decisivo del Milan, come meravigliarsi se poi la squadra è al nono posto in classifica? 4

GIMENEZ – Si allarga per trovare qualche pallone giocabile e al 32’, servito da Leao, ne mette uno invitante in mezzo, ma Pulisic liscia il controllo. All’alba della ripresa si ripete la scena, ma a parti invertite: l’americano trova un bel filtrante centrale, ma l’ex Feyenoord spreca con un controllo sbagliato. La cosa migliore della sua partita rischia di essere un salvataggio di tacco a pochi centimetri dalla propria porta. 4

dal 36’ JOAO FELIX – Entra e la prima cosa che fa è un tiraccio imbarazzante dal cuore dell’area che quasi finisce in fallo laterale. Un po’ meglio al 51’ quando controlla un passaggio di Pulisic, si gira e tira di prima intenzione, ma non centra il bersaglio. 5

dal 46’ WALKER – Cerca di opporsi a quella furia di Nuno Tavares, senza grandi risultati. 5

dal 69’ CHUKWUEZE – Entra e segna, la pagnotta la porta a casa. 6,5

dal 69’ THIAWs.v.

dal 82’ JOVICs.v.

CONCEICAO – Difficile dare un giudizio al termine di una partita del genere, giocata male dal Milan in un contesto francamente difficile. La perde, poi la pareggia e in extremis la riperde, rivoluzionando a più riprese la squadra senza una grande logica. Resta la sensazione forte che il tecnico portoghese continui a non capirci granché e i risultati in campo poi si vedono. 4

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