Analisi
Milan: Fonseca verso il 4-3-3, chi ne beneficia e perché
Cambio di modulo in vista per il Milan di Paulo Fonseca con possibile passaggio dal 4-2-3-1 al 4-3-3. Una decisione che il tecnico portoghese sta maturando dopo lo scellerato 3-3 di Cagliari dell’ultima giornata di campionato prima della sosta e che ha palesato, per l’ennesima volta, la fragilità mentale e tattica dei rossoneri che, quando si tratta di affrontare grandi partite spesso riescono a tenere campo e concentrazione, mentre quando il livello dell’avversario si abbassa, il Milan si sfalda quasi del tutto concedendo campo ed occasioni come, per l’appunto, ha dimostrato la gara in Sardegna.
Cambio
Fonseca sta per scegliere un più coperto 4-3-3 con Reijnders in mezzo al campo, coadiuvato dall’inamovibile Fofana e dal ritorno di Loftus-Cheek per il quale l’allenatore non è ancora riuscito a trovare un ruolo definito. In attacco, poi, spazio al tridente Leao-Morata-Pulisic che inizierà dal primo minuto la sfida di sabato pomeriggio a San Siro contro la Juventus. Un modulo, secondo il tecnico lusitano, che dovrebbe blindare di più la mediana e, di conseguenza la difesa, oltre ad aggiungere più fosforo e muscoli con la prestanza di Loftus-Cheek e la corsa di Fofana.
Vantaggi
A trarre beneficio da tale cambiamento, come detto, sarebbe in primis Loftus-Cheek, finito in panchina nell’ultimo mese, ma non soltanto, perché anche Leao verrebbe sottratto da compiti difensivi e avrebbe più libertà di manovra in attacco per inventare ciò che ha fatto vedere a Madrid e a Cagliari, arrivando anche più lucido in area di rigore. A farne le spese, al momento, sarebbe Chukwueze che è ancora alla ricerca di continuità e brillantezza, ma che potrebbe diventare una potenziale arma esplosiva a partita in corso con gli avversari più stanchi. Qualcosa, del resto, Fonseca deve pur inventarsi per trovare la svolta.
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