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Spettacolo Milan: Real annientato e la Champions s’infiamma

Una squadra stellare al Bernabeu e non è il Real Madrid. I rossoneri di Fonseca schiantano i blancos di Ancelotti grazie a una prestazione superba. E alla fine l’1-3 è perfino poco per la mole di palle gol avute dal Milan.

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MAIGNAN – Non fa in tempo a esultare per il gol di Thiaw che deve subito opporsi due volte in un minuto su Mbappe e Vinicius e respingere la furiosa reazione dei blancos. Cancella tutto quello che c’è da cancellare, spegnendo le velleità del Madrid, salvo lasciarsi prendere la mano con un’uscita scriteriata al minuto 80’ da cui nasce il gol di Rudiger, poi annullato per fuorigioco millimetrico. Ancora scosso per il pericolo scampato, Maignan sbaglia un rinvio regalando al Real un’altra clamorosa opportunità. Letteralmente inspiegabile però il miracolo da un metro sulla zuccata di Brahim Diaz, un volo insensato che annienta definitivamente le speranze di rimonta del Real. 7,5 

EMERSON ROYAL – Musah gli offre sostegno per tenere a freno Vinicius e infatti il brasiliano evidenzia tutti i propri limiti nella scivolata suicida con cui regala il rigore del pareggio al Real Madrid. Bello però il cross per Leao al 52’, avrebbe meritato maggior fortuna. Nel complesso la prestazione dell’ex Tottenham è positiva, riesce a mettere il bavaglio al mancato Pallone d’Oro (rigore a parte) e merita un’abbondante sufficienza. 6,5

THIAW – In difficoltà al 10’ quando Maignan gli lascia il pallone per l’uscita dal basso, sul capovolgimento di fronte però di fa trovare pronto sul corner al bacio di Pulisic e stampa un’incornata alle spalle di Lunin per il vantaggio milanista. Fa una guardia spietata contro tutti gli attaccanti madridisti, tutti più veloci e rapidi di lui, ma Malick non molla di un centimetro. Strepitoso nel testa a testa con Vinicius messo a tacere di giustezza nel finale di match. 8,5

TOMORI – Mbappe è veloce, per carità, però anche Fik non è da meno. Al 43’ il francese gli sfugge senza che Tomori riesca a prenderlo. Da lì in poi Tomori non molla più di un centimetro e annienta letteralmente ogni merengue che si avventuri dalle sue parti. 7,5

HERNANDEZ – Al 5’ si lancia come una furia sulla sinistra divorando letteralmente Vasquez, ma la conclusione è tra le braccia di Lunin. Grave però l’errore al 20’, un rinvio sbagliato da cui nasce l’azione del rigore madrileno. La prestazione di Theo è comunque di gran qualità, le sue sgroppate sulla fascia mancina sono devastanti, come quella al minuto 87’ quando mette un pallone d’oro sul piede di Loftus-Cheek che scalpella un’opera d’arte. 7,5

FOFANA – Baluardo insormontabile nella linea mediana rossonera. Al 40’ si traveste da Arsenio Lupin, ruba un pallone che smista sui piedi di Pulisic, l’incipit del raddoppio rossonero. 7,5

REIJNDERS – Che spettacolo Tiji: al 18’ prende palla e attraversa tutto il campo con l’intero centrocampo madridista a corrergli dietro…invano. Alla mezz’ora scarica una bordata dal limite che costringe Lunin a un grande intervento. L’olandese è sempre più l’uomo d’oro di questa squadra: ruba palla, costruisce, ricama, fa tutto e meravigliosamente. E si toglie pure lo sfizio di segnare il suo terzo gol personale (e terzo del Milan) al Santiago Bernabeu. Eccelso. 8,5

MUSAH – Rispetto a Chukwueze interpreta il ruolo in maniera molto diversa, intanto copre di più accanto a Emerson Royal, ma poi svaria molto a metà campo. La corsa rappresenta la sua cifra agonistica principale, con la palla tra i piedi non sempre pare a proprio agio. Nel complesso però si dimostra un giocatore di grandissima utilità. 7

PULISIC – Che delizia quel corner al minuto 11, una pennellata che Thiaw trasforma in gol. Subito dopo tenta anche la fortuna con un sinistro dal limite che Lunin neutralizza. Al 55’ Pulisic fa una delle sue giocate, ruba palla al limite della propria area di rigore, attraversa tutto il campo e offre un cioccolatino a Leao che però spreca tutto. Perchè però quell’erroraccio in fase di uscita palla al 62’? Vinicius non ne approfitta ma il retropassaggio di Christian sa quasi di suicidio. 7

LEAO – Si presenta carico e voglioso, al punto da estirpare un pallone a Vasquez in fase difensiva. E anche davanti si propone spesso e volentieri. Non riesce a essere decisivo almeno fino a quando non riceve palla nel cuore dell’area, stoppa e tira da centravanti vero e innesca il gol del raddoppio milanista di Morata. Ma il miracolo del Bernabeu arriva al 52’ quando Rafa stacca di testa e incorna un perfetto cross di Emerson Royal costringendo Lunin a un mezzo miracolo. Quindi ecco tutto Leao in 3 minuti: dopo il capolavoro di testa ha per due volte sui piedi la palla per sigillare il match, ma il portoghese spreca. Decisivo però al 72’, combina con Reijnders e gli regala un pallone delizioso che l’olandese trasforma nel terzo gol milanista. 8

MORATA – Quanto è utile Alvaro in copertura e in fase difensiva. Se poi ci mettiamo anche la zampata vincente alla fine del primo tempo che restituisce il vantaggio al Milan, il capolavoro è completo. Esce acciaccato al 69’, ma prima di uscire riesce a colpire un palo di tacco su azione da calcio d’angolo. Peccato per quell’ammonizione per proteste dopo il rigore assegnato al Real, cartellino che gli farà saltare la prossima partita contro lo Slovan Bratislava. 7,5

dal 69’ ABRAHAM – Un po’ impedito dopo il recente infortunio alla spalla, al 75’ avrebbe l’occasione per far male in contropiede, ma gli manca lucidità e qualità. 6

dal 69’ LOFTUS CHEEK – Anche l’inglese ha sul piede forte la palla giusta per sigillare il match, ma riesce solo a sparare addosso a Lunin con la porta spalancata. 6

dal 77’ OKAFORs.v.

dal 80’ CALABRIA – s.v.

dal 62’ PAVLOVICs.v.

FONSECA – Consapevole che il tallone d’Achille del Real Madrid è Lucas Vasquez, tira fuori dalla naftalina Leao e gli chiede di infierire sulla fascia presidiata dall’anello debole di Ancelotti. Ma a fare la differenza è soprattutto l’approccio alla partita, finalmente degno di una grande squadra. Il vantaggio, nel risultato ma anche nel gioco, alla fine del primo tempo è una naturale conseguenza. Chi si aspettava però una reazione furiosa del Real e un Milan intimidito deve ricredersi perchè i rossoneri non solo vanno ancora in rete, ma hanno la possibilità di segnare il quarto gol almeno altre 3 volte. Una prestazione sontuosa che va ascritta principalmente proprio al suo allenatore. 8

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