Pagelle
Milan: festa Champions con due rossoneri al top, ma continua a mancarne uno
I rossoneri conquistano i primi tre punti Champions contro un Bruges solido. In gol Pulisic e poi Reijnder con una doppietta appena esce Leao. Annullato il gol più giovane della storia della Champions.
MAIGNAN – Un paio di interventi sublimi e un bacio simbolico alla traversa nei primi 10 minuti sconsiderati del Milan. Si ripete pià avanti, confermandosi il baluardo di cui c’è bisogno e se i rossoneri alla fine portano a casa i tre punti e anche merito suo. 7
EMERSON ROYAL – Si aggiunge ai suoi maldestri compagni nell’inizio sconcertante del Milan e regala una ripartenza pericolosa ai belgi. Sbaglia ancora qualche pallone ma alla fine ritrova anche lui fiducia ed equilibrio e finisce decisamente in crescendo. 6,5
GABBIA – Balla all’inizio come tutti i suoi compagni, però prova a rendersi utile con i lanci, preciso quello al 9’ per Leao che però sciupa tutto. Nel primo tempo Matteo si propone come l’attaccante più pericoloso del Milan e al 26’ incorna di poco fuori su azione da corner. 6
TOMORI – Jutgla è un bestione ostico da tenere a bada, ma Fik lo gestisce senza eccessivi patemi d’animo. 6
HERNANDEZ – Fonseca lo premia assegnandogli di nuovo la fascia di capitano malgrado l’indegna sceneggiata di Firenze. Theo ricambia con una prestazione frizzante, ricca di inserimenti e di scambi proficui con il sodale di fascia Leao. In avvio di ripresa, proprio dopo uno scambio con Rafa, ha l’opportunità di raddoppiare, ma spara altissimo. Al netto di qualche errore di misura, e di una posizione sbagliata in occasione del gol belga, il francese gioca una partita di vigore e intensità come sempre vorremmo vedergli fare. 6,5
FOFANA – Combina un guaio enorme dopo 120 secondi e per sua fortuna Maignan ci mette una pezza, ma molto male l’inizio del francese. Prova a redimersi con qualche conclusione ma in tre tentativi non centra mai la porta. La cosa grave è che Fofana gestisce male anche alcuni palloni in mezzo al campo, come quello al 67’ che regala un’altra pericolosa ripartenza al Bruges. Esce nel finale con la speranza di fargli recuperare un po’ di energie. 5
REIJNDERS – Sempre più feroce in fase di recupero palla, ma prezioso anche nella gestione del pallone. Al 37’ è Tiji il protagonista involontario del fallaccio di Onyedika che vale l’espulsione per il belga. Delizioso il servizio nel cuore dell’area per Leao in chiusura di primo tempo. Al quarto d’ora della ripresa riporta in vantaggio il Milan dando corpo alle sue previsioni della vigilia quando aveva detto che voleva il gol in Champions. Ma non si accontenta e dopo 12 minuti segna anche la sua straordinaria doppietta con un colpo da biliardo che si insacca alla sinistra di Mignolet. 8,5
PULISIC – Il Milan pende inizialmente a sinistra quindi lui la vede poco, però è sempre Christian il rossonero più minaccioso: al 26’ Mignolet deve impegnarsi per sventare una grande minaccia, ma al 34’, direttamente da calcio d’angolo, Pulisic si conferma bomber e sblocca una partita spigolosa e complicata. 6
LOFTUS-CHEEK – Sembra un pesce fuor d’acqua: in tutto il primo tempo fatichiamo a ricordare una giocata degna di questo nome di RLC. Nel secondo tempo invece si, quella che ostacola Reijnders che altrimenti avrebbe avuto campo libero per concludere a rete. 4,5
LEAO – Lanciato bene al 4’, Rafa liscia completamente l’aggancio che poteva proiettarlo verso Mignolet. Nemmeno un minuto e ci riprova, punta l’uomo e lo salta, ma il cross radente a rimorchio non arriva a Morata. Fa ammonire il suo diretto avversario Seys dopo 20 minuti e così prova ad approfittarne: al 26’ parte in dribbling in area e serve Pulisic che impegna Mignolet. In alcuni momenti le sue sgasate sembrano quelle d’altri tempi, ma perchè quel giallo a inizio ripresa per aver ritardato il gioco? Fonseca lo richiama in panchina dopo un’ora di gioco e immediatamente il Milan ripassa in vantaggio. Sarà un caso… 5,5
MORATA – Si vede e si sente poco in mezzo all’area. Esce nel finale per regalare un momento di gloria a Camarda, ma anche per risparmiare un po’ di energia in vista di Bologna. 5,5
dal 61’ OKAFOR – Dopo la scorribanda vincente di sabato contro l’Udinese, Noah ci riprova e stavolta lo fa appena entrato: brucia letteralmente il suo avversario e serve a rimorchio Reijnders che insacca. 7
dal 61’ CHUKWUEZE – Rinfrancato dal gol vittoria contro l’Udinese, il nigeriano entra con la verve giusta e al 72’ sgasa sulla destra e serve un assist al bacio per Reijnders che timbra la doppietta. 7
dal 74’ CAMARDA – Serata storica per il baby fenomeno rossonero, per il Milan ma anche per tutto il calcio di casa nostra, visto che Camarda con il suo ingresso in campo diventa il più giovane giocatore italiano ad esordire in Champions League. Quasi al 90’ fa letteralmente esplodere San Siro con una zuccata imperiale che supera Mignolet, ma l’arbitro ha un bidone dell’immondizia al posto del cuore e annulla per un fuorigioco purtroppo evidente. 7
dal 74’ MUSAH – s.v.
dal 82’ THIAW – s.v.
FONSECA – A proposito approccio alla partita, il Bruges ottiene quattro clamorose occasioni da gol nei primi 7 minuti (due grandi parate di Maignan e una traversa belga). Non esattamente un bel segnale per il Milan ritrovato. E infatti Fonseca è tutto fuorchè soddisfatto, anche dopo che Pulisic sblocca la partita e il Bruges resta in 10 alla fine del primo tempo. Nella ripresa arriva addirittura il pareggio belga, poi il tecnico portoghese richiama in panchina Leao e il Milan dilaga. Nel finale segna anche Camarda, ma l’arbitro annulla per fuorigioco millimetrico e rovina quella che sarebbe stata una festa indimenticabile. 6,5
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