Analisi
Milan: perché il derby può valere una stagione
Alzi la mano chi alla vigilia di Inter-Milan, leggendo la formazione e portandosi dietro ancora le scorie di un avvio di stagione da incubo, avrebbe scommesso anche un solo centesimo che i rossoneri uscissero da una stracittadina che sembrava a senso unico. Del resto, l’Inter arrivava da 6 derby di fila vinti e dalla solida prestazione di Manchester, mentre il Milan era reduce dal ko col Liverpool e con un ambiente neanche più arrabbiato, ma ormai rassegnato. Poi spunta la zuccata di Gabbia e cambia tutto, l’uomo meno atteso nel momento meno pronosticabile e il Milan si rifà il trucco all’improvviso.
Momenti
Eppure, sarebbe riduttivo parlare del gol vittoria del difensore milanista, perché il Milan ha giocato meglio dell’Inter per l’intera partita, ha creato di più, ha sbagliato meno in fase di possesso palla, è stato più coraggioso degli avversari. I rossoneri avrebbero firmato per un pari, ma se la gara fosse finita 1-1 avrebbero avuto di che rammaricarsi e questo la dice lunga su quanto la squadra di Fonseca si sia riunita e ricompattata proprio nell’occasione più complicata. E, a proposito del tecnico portoghese, è riuscito a venirne fuori con vigore, consapevole che se fosse andata male avrebbe fatto le valigie.
Svolta
Certo, i problemi del Milan rimangono: la proprietà è quella che è, con tutti i suoi errori, la dirigenza prende decisioni cervellotiche, l’allenatore rimane comunque una scelta complicata da comprendere. Attenzione, però, perché vittorie simili, se capite e gestite bene, possono rappresentare la svolta di una stagione, generare entusiasmo, autostima, tenere in piedi quelle idee che erano già pronte per essere gettate nel secchio della spazzatura. Fonseca vivrà la sua prima settimana tranquilla da quando è a Milano, se sarà in grado di tenere alta la concentrazione, qualcos’altro di buono si potrà vedere.
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