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Analisi

Il Milan rimpalla le critiche, ma gli esami veri sono altri

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Tanto tuonò che piovve: dopo un mese di campionato, una valanga di critiche e nessuna vittoria all’attivo, il Milan strapazza a San Siro il malcapitato Venezia, acciuffa il primo successo della stagione e sfodera una prestazione parecchio convincente, fatta di umiltà, serietà, determinazione e cattiveria, ovvero tutto ciò che era mancato finora. Tira un sospiro di sollievo anche Paulo Fonseca, sbeffeggiato sui social, punzecchiato dai media e sotto esame da parte della proprietà, non soddisfatta dell’inizio di stagione della squadra e del tecnico.

Risposte

Il Milan ha fatto tutto nel primo tempo, anzi, la partita era bella e finita dopo neanche mezz’ora, coi rossoneri finalmente cattivi e motivati, attenti in difesa, fulminanti in attacco; reparti corti, posizioni giuste, Hernandez e Leao sganciati in avanti come ai bei tempi. E poi la porta imbattuta, evento che non si verificava dalla notte dei tempi in casa milanista, altro segnala che i rossoneri stavolta sono stati anche equilibrati e con la concentrazione giusta per gli interi 90 minuti di gara. I segnali ci sono stati, le risposte pure, il Milan sembra aver ritrovato quella fiducia smarrita da aprile scorso.

Attesa

Tutto risolto, allora? Neanche per idea, perché il Venezia è sembrato uno di quegli esami che all’università si danno per prendere autostima e mettere in cascina qualche bel voto, aspettando quelli tosti e in cui serve la perfezione o quasi. Ecco, se Fonseca fosse iscritto alla facoltà di Giurisprudenza saprebbe che sta per arrivare la prova di Diritto, perché martedì c’è il Liverpool e domenica l’Inter che ha vinto gli ultimi 6 derby. Milan-Venezia dev’essere solo un trampolino di lancio, perché qualora le prossime sfide dovessero andar male, del 4-0 ai lagunari non si ricorderà più nessuno.

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