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Un bel Milan brutalizza il Venezia, ora però arriva il difficile

Ai rossoneri di Fonseca bastano 29’ per chiudere a quadrupla mandata il match. Bene tutti, con menzioni speciali per Reijnders, Pulisic, Loftus-Cheek, Theo e Abraham, ma un rossonero lascia qualche dubbio.

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MAIGNAN – Strepitosa uscita tra i piedi di Zampano al 5’ e calcio in faccia rimediato da Gabbia. Poi inizia la serata di relax e finalmente il primo cleen sheet stagionale. 6,5 

EMERSON ROYAL – Non attentissimo al 5’ quando Zampano gli sfugge alle spalle, per fortuna ci mette una pezza Maignan. Anche in fase di costruzione offensiva però non convince, i controlli di palla sono spesso approssimativi e la sensazione sempre più concreta dell’acquisto toppato clamorosamente. Addirittura goffo e maldestro nel disimpegno che Zampano trasforma in gol, annullato per fortuna del brasiliano a causa di un piede a martello di Nicolussi Caviglia. 5,5

GABBIA – Alla sua prima stagionale da titolare si toglie lo sfizio di timbrare il cartellino e regalare il momentaneo raddoppio alla sua squadra (poi tolto dalla Lega dopo un esame per il quale è stato scomodato il RIS di Parma). 6,5

PAVLOVIC – Tiene a bada Pohjanpalo con relativa serenità, alzando il muro serbo ogni qual volta un veneziano provi ad avvicinarsi all’area di Maignan. 6,5

HERNANDEZ – La fascia da capitano al braccio, un gol dopo appena 2 minuti al termine di un’azione tutta eleganza e potenza congegnata con Leao, quale miglior modo di rispondere alle tante critiche subite dopo Lazio-Milan? 7

LOFTUS-CHEEK – Anche RLC sembra rinvigorito dalla posizione più arretrata. Gioca una partita energica, ma anche ricca di letture sapienti e inserimenti puntuali. In avvio di ripresa vede un corridoio e ci infila un pallone delizioso per Leao che non capitalizza. Corre come un ossesso fino al 94’ quando sfiora il gol con una sassata che sibila sopra la traversa di Joronen. 7

FOFANA – È il meno luminoso del centrocampo rossonero ma è anche vero che il Venezia non gli offre molte opportunità di mettere in mostra la sua irruenza e sapienza tattica. Al momento di uscire per far spazio al baby Zeroli si ritrova un gol in tabellino senza nemmeno sapere come. Che sia il primo di una ricca stagione. 6,5

PULISIC – Meno male che doveva essere stanco dopo la lunga trasferta intercontinentale: Chris corre per quattro, si propone, pressa, lotta, ricama e segna anche il fondamentale rigore del 3-0. 7

REIJNDERS – Fonseca accoglie i suggerimenti arrivati dalla nazionale olandese e sposta 20 metri più avanti Tiji. Il risultato è molto prometteente, per conferma andare a riguardare al 16’ la percussione devastante da cui scaturisce il corner e il susseguente raddoppio milanista. Dal piede educato di Reijnders nasce anche il rigore del 3-0: Joronen non trattiene il suo destro tagliente e poi abbatte Abraham. 7,5

LEAO – Subito una gran giocata in partnership con il compagno di fascia sinistra e Milan in vantaggio dopo 2 minuti. Si vede che ha voglia di riscatto e prima della mezz’ora costringe Schingtienne a buttarlo giù in area e conquista il secondo rigore consecutivo assegnato al Milan. Sulla precisione davanti al portiere c’è però ancora da lavorare, come al 48’ quando si fa ipnotizzare da Joronen a tu per tu con il portiere finlandese. 7

ABRAHAM – Si vede pochino fino al 22’ quando si getta su una palla vagante e conquista un rigore prezioso. Premiato dopo 5 minuti da Rafa Leao che prima conquista un altro penalty, poi chiede a Pulisic di lasciarlo all’ex Roma che segna il suo primo gol in rossonero. Molto interessanti, anche in prospettiva futura, un paio di recuperi difensivi che lasciano ben sperare circa il suo futuro al Milan. 7

dal 62’ MORATA – Fonseca lo prega di non forzare, per non bissare l’infausto ingresso in campo contro il Toro, e Alvaro esegue, pur senza lesinare qualche incoraggiante rincorsa. 6

dal 62’ OKAFOR – Entra con la testa giusta e si rende protagonista di qualche sgroppata interessante sulla fascia abitualmente arata da Leao. 6

dal 74’ MUSAH – Entra a partita ormai conclusa. s.v.

dal 77’ ZEROLI – Come sopra. s.v.

dal 77’ CHUKWUEZE – Come sopra. s.v.

FONSECA – Continua a cambiare formazione, segnale inequivocabile di confusione e difficoltà di trovare un gruppo di titolari affidabili a cui ricorrere senza timore. Le indicazioni sono subito positive visto che dopo appena 2 minuti arriva il vantaggio costruito dai reprobi Leao-Theo. Ma è interessante notare che il pressing alto del Milan, tanto sbandierato a inizio stagione, sembra già finito in soffitta in nome di un pragmatismo più che necessario. In nemmeno mezz’ora comunque la pratica Venezia è chiusa, perfino con eccessiva facilità. Adesso però arriva il difficile con Liverpool e Derby. 7

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