Perplessità su Morata? Anche Giroud arrivò accompagnato dai dubbi

Alvaro Morata è ormai un giocatore del Milan. Lo spagnolo firmerà un contratto quadriennale ed il club rossonero verserà all’Atletico Madrid la clausola di 13 milioni di euro che permetterà all’ex juventino di lasciare la capitale spagnola senza trattative di sorta. Tanto per cambiare, il Milan ha scelto la strada del risparmio, il calciatore che costava meno, il più a buon mercato, il più facile da convincere (Morata da tempo desiderava tornare in Italia e, aspetto non di poco conto, ha moglie italiana e non è ben visto in Spagna). Eppure, stavolta, nonostante l’assenza totale di programmazione, i rossoneri ci hanno visto giusto.

Qualità

Questo perché il centravanti iberico ha caratteristiche che si sposano benissimo con lo stile di gioco milanista: forte fisicamente ma bravo con i piedi, centravanti ma non egoista, bravissimo a dialogare con i compagni e fare quel lavoro sporco che potrebbe permettere a Leao e a Pulisic di avere ancora tante occasioni da gol in ogni partita. Un po’ come avveniva con Olivier Giroud che 20 gol a campionato non ne ha mai fatti, ma che assieme ai suoi 13-14 garantiva un aiuto ed un supporto costante ai suoi compagni di reparto, sacrificando il suo DNA da bomber per il bene della squadra.

Perplessità

E, per una volta, anche tanti dubbi possono essere evitati. Morata conosce benissimo la serie A, fa un lavoro di raccordo importantissimo, si impegna e non si risparmia mai. L’accostamento con Giroud è quanto mai calzante, anche perché pure il centravanti francese arrivò a Milanello accompagnato da qualche domanda: avrà ancora voglia? Non è troppo avanti con l’età? Sappiamo com’è andata. Morata può ripetere quanto fatto dal suo predecessore da cui erediterà la maglia numero 9: 32 anni, esperienza e tante vittorie alle spalle. Nonostante i saldi, insomma, stavolta la marca è di prima qualità.