Analisi
Milan: piena fiducia ai panchinari in campionato
Missione compiuta. Il Milan è ormai certo della qualificazione alla prossima Coppa dei Campioni ed in campionato ha poco o nulla da chiedere, se non arrivare al secondo posto nella platonica lotta con la Juventus per il piazzamento d’onore alle spalle dell’Inter. Al massimo, arrivando secondi, i rossoneri parteciperebbero alla ex Supercoppa Italiana, una volta in finale unica a Ferragosto fra chi aveva vinto lo scudetto e chi aveva alzato la Coppa Italia, oggi ridotta ad un circo finanziario con semifinali e finale in posti improponibili e con partite di campionato rinviate a gennaio e recuperate chissà quando, magari nel momento topico della stagione.
Turnazione
Quasi quasi verrebbe voglia di lasciare ad altri un viaggio tanto lungo quanto inutile, ma lo sport esige di lottare sempre per il massimo traguardo possibile e, siccome il primo posto è irraggiungibile, logico che a Milanello l’obiettivo principale sia il secondo. Pioli, però, è ora di fronte ad un bivio: giocare in campionato con i titolari e rischiare infortuni stile Leao in Milan-Lazio dell’anno scorso, oppure preservarli per le fondamentali partite di Coppa Uefa, ovvero l’unico vero traguardo stagionale rimasto? Dublino è là, il Milan vuole la finale e per centrarla servono forze ed energie, soprattutto dei fuoriclasse della squadra che possono tranquillamente rifiatare in serie A.
Fiducia
Anche perché c’è da dire che Pioli può fidarsi dei suoi panchinari: Okafor e Jovic fanno gol, a centrocampo le rotazioni coinvolgono già tutti, escluso forse Loftus-Cheek che avrebbe bisogno prima o poi di tirare il fiato, mentre ora anche Pulisic può godersi qualche giornata di libertà grazie al primo gol di Chukwueze in serie A che darà certamente più fiducia ed autostima al nigeriano. Il Milan, ovviamente, non dovrà snobbare o non onorare il campionato, ma appare evidente come negli ultimi due mesi di stagione, l’Europa debba inevitabilmente prendere il sopravvento, perché tornare a disputare una finale continentale dopo 17 anni ha un’importanza ineguagliabile.
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