Analisi
Solido, cattivo e vincente: il Milan non si ferma più
Quanta rabbia, oggettivamente, per quella Coppa Italia buttata via un po’ superficialmente contro l’Atalanta perché, rispetto all’anno scorso quando gennaio fu un incubo e l’eliminazione dalla coppa nazionale arrivò nel momento peggiore della stagione, stavolta il Milan è tornato da Capodanno innestando una marcia che soltanto l’Inter riesce a gestire e a controllare. Nel 2024 i rossoneri hanno vinto 5 partite su 7, pareggiando col Bologna al 90′ e perdendo con l’Atalanta in Coppa Italia. La squadra di Pioli non vincerà forse lo scudetto, ma resta la più forte della serie A dopo l’Inter.
Segnali
Contro il Napoli, del resto, al Milan è mancato solamente il gol della sicurezza, pecca che ha tenuto aperta la sfida fino al 96′ con l’auto palo di Simic ed un altro paio di rischi corsi che hanno fatto venire la pelle d’oca ai tifosi. Per il resto, ottima la prestazione della difesa, sotto l’occhio del ciclone dopo i gol a grappoli presi nelle ultime partite, così come positive sono state le risposte di Maignan che alle sbavature di Udine e di Frosinone ha dato prova di una ritrovata solidità. Theo Hernandez è in grande spolvero, Leao non segna ma tiene sotto scacco le difese avversarie ed è uomo assist come pochi.
Futuro
E adesso? Il Milan sembra essere in un limbo: troppo lontano dal primo posto, troppo in vantaggio rispetto al quinto, come se vincere quasi sempre servisse solo a continuare a scavare un solco con chi è dietro e che già è piuttosto ampio. La realtà è che i rossoneri devono puntare ad arrivare più in alto possibile, se non sarà possibile raggiungere l’Inter, almeno dovranno provarci con la Juve e poi avere il traguardo della Coppa Uefa da mettere nel mirino senza sbagliare, perché il Milan ha perso il suo DNA europeo e deve ricostruirlo, perché una coppa manca da 17 anni e perché quel trofeo in bacheca ancora non c’è.
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