Analisi
Il Milan si mangia le mani, ma da gennaio a gennaio è un’altra musica
Dopo Milan-Bologna, il bicchiere dei rossoneri è mezzo pieno o mezzo vuoto? Dipende da che punto di vista si analizzi la situazione, perché il 2-2 lascia senz’altro l’amaro in bocca alla squadra di Pioli, acciuffata nel finale dal rigore di Orsolini che ha negato alla compagine milanista la quinta vittoria di fila in campionato. Ma, allo stesso tempo, il Milan si gode una ritrovata energia che ha portato a 4 successi consecutivi e ad un terzo posto che sembra alla portata dei rossoneri che se riuscissero a tenere la porta inviolata più spesso sarebbero in corsa quantomeno per la piazza d’onore della serie A.
Confronti
Milan-Bologna è stata una gara rocambolesca, due rigori sbagliati e uno incassato al 90′, ma anche la doppietta di Loftus-Cheek che ha imparato a fare gol e che con quel fisico e quelle doti di inserimento può tranquillamente segnarne dai 7 ai 10 a stagione. Il Milan c’è, pur con tutti i suoi difetti, anche se va ricordato che gioca senza la coppia di difensori centrali titolari (Thiaw-Tomori) e senza la prima riserva (Kalulu) e se si riavvolge il nastro di un anno, a gennaio 2023 i rossoneri vivevano un momento drammatico con sconfitte a raffica e gol incassati a grappoli. In un anno e con un Pioli a fine corsa, è un altro Milan.
Difetti
I problemi, però, ci sono anche ora: c’è da risolvere la grana Leao che col Bologna è entrato nel secondo gol e si è guadagnato uno dei rigori, ma che non segna in campionato da settembre. E poi i gol subìti, tanti, troppi, spesso evitabili; sabato sera quello di Zirkzee ha visto tre difensori milanisti imbambolati davanti all’assalto delle cavallette rossoblu che sembravano non voler far gol fino alla stoccata finale dell’olandese; poi il rigore causato dall’ingenuità colossale di Terracciano, ma in generale il Milan prende gol con una facilità disarmante, 4 nelle ultime 2 partite, un difetto che se non risolto porterà la squadra di Pioli poco lontano.
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