Analisi
Da idolo social a titolare, ecco come Adli si è preso il Milan
Domenica sera San Siro è esploso di gioia al gol del vantaggio del Milan contro la Roma, ma non soltanto perché i rossoneri avevano sbloccato la situazione, ma anche perché l’autore della rete era Yacine Adli, proprio quell’idolo del popolo milanista che da oltre un anno ne chiedeva un maggior utilizzo da parte di Pioli. Senza Bennacer e con Krunic ceduto, il francese si giocava il posto con Musah, ha vinto il ballottaggio con l’americano ed ha ripagato la fiducia del tecnico con una prova di sostanza, condita pure dal gol che ha aperto la gara.
Invisibile
Eppure, appena un anno fa Adli sarebbe potuto uscire da Milanello durante l’allenamento senza che Pioli ci facesse caso, perché l’allenatore non aveva del centrocampista una grande considerazione, soprattutto perché di complessa collocazione tattica. Il francese, in effetti, sembrava un po’ anarchico, correva tanto ma spesso a vuoto, lasciava intravedere buona tecnica e visione di gioco, ci metteva impegno ma faticava ad emergere. Pochissimi minuti a disposizione ed una partenza che sembrava scontata già a gennaio 2023 quando Cremonese e Salernitana lo avevano chiesto in prestito.
Evoluzione
Ma Adli non ha mollato, su Instagram postava cuoricini rossoneri ad ogni vittoria della squadra (e questo ha inciso non poco nell’amore della gente per lui), intanto in allenamento sgobbava più degli altri, implorando quasi Pioli di ritagliare uno spazio anche per lui, ovunque fosse. E Pioli lo ha fatto lavorare sulla posizione di centrocampista centrale, Adli ha recepito i dettami, si è calato nel ruolo e quando è sceso in campo ha sfornato prestazioni sempre migliori, fino al gol di domenica sera che non è casuale, ma il coronamento di un ragazzo dal cuore d’oro e di un atleta serio e professionale.
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