Milan: la nuova vita di Theo Hernandez, pro e contro del francese difensore centrale

Sono ormai diverse settimane che Theo Hernandez occupa la posizione di difensore centrale anziché quella canonica di terzino sinistro. Obbligato dall’emergenza infortuni, infatti, Stefano Pioli ha adattato il francese con ottimi risultati, nonostante si trattasse e si tratti ancora di un esperimento, tanto che in molti cominciano a chiedersi se questo possa diventare il nuovo ruolo di Hernandez, un po’ come accaduto a Paolo Maldini, oltre al fatto che la dirigenza rossonera sta seriamente prendendo in considerazione l’ipotesi di non intervenire sul mercato dopo il ritorno di Gabbia e la promozione di Simic dalla Primavera.

Pro e contro

Ma davvero Theo Hernandez non tornerà più a giocare terzino? Difficile dirlo adesso, non lo sa neanche Pioli come candidamente ammesso dallo stesso tecnico dopo Empoli-Milan, ma la sensazione è che presto o tardi il francese tornerà sulla fascia. Ricalcare i passi di Paolo Maldini è affascinante, certo, ma l’ex capitano milanista era a fine carriera, mentre Hernandez ha 26 anni, inoltre perché rinunciare alle potenti sgroppate del transalpino sulla fascia in coppia con Leao? Inoltre, un conto è una soluzione tampone che duri uno o due mesi, un altro è costruire una nuova carriera.

Soluzioni

E così, Theo Hernandez continuerà a fare il difesnore centrale ancora per un po’ e a seconda degli avversari, alternandosi con Gabbia, Simic e Kjaer, poi torneranno Kalulu, Thiaw e Tomori, forse in estate un nuovo difensore che, per il momento, non rappresenta una priorità come sembrava meno di un mese fa. Il francese può far dormire sonni tranquilli a Pioli e, se si può trovare una nota positiva nel suo spostamento, è più disciplinato rispetto a quando gioca da terzino, commette meno falli, non protesta e non si fa ammonire, regola praticamente fissa quando agisce da numero 3. Comunque vada, insomma, sarà un successo.