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Analisi

Eppure non ci voleva tanto a fare il Milan

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Il Milan nel segno del 3: tre mesi dopo l’ultima volta torna a vincere il trasferta, segna tre gol all’Empoli e porta a casa tre punti fondamentali nella corsa ad un posto in Coppa dei Campioni, unico obiettivo che la squadra di Pioli può raggiungere in serie A. Dopo un autunno di stenti, inoltre, i rossoneri conquistano il secondo successo di fila e consolidano la terza posizione in classifica chiudendo il girone d’andata con 7 punti di vantaggio sulle quinte, oltre a terminare la seconda gara di fila senza subire gol, una rarità di questi tempi.

Autorità

A Empoli ha funzionato praticamente tutto: difesa di ferro, impensierita peraltro pochissimo dal pessimo attacco dei toscani, centrocampo ermetico e perfetto nelle ripartenze come dimostrano il primo e il terzo gol, attacco equilibrato, Leao e Pulisic a fare assist, Giroud a ritrovare la via della rete e il giovane Traoré a raccogliere il primo centro in serie A dopo quello in Coppa Italia. Vien da pensare: quanto ci voleva a tornare a giocare come all’inizio della stagione? In fondo, gli infortuni c’erano anche ad Empoli, eppure il Milan è stato diverso, forte, cattivo, cinico e concentrato, proprio tutto ciò che non era più stato.

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