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Analisi

Alla scoperta di un talento: il Milan si coccola il piccolo grande Simic

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Doveva giocare già contro la Fiorentina e da titolare, ma poi Pioli aveva preferito adattare Theo Hernandez da difensore centrale ed il suo nome sembrava destinato a rimanere solo uno dei tanti pronti ad esordire prima o poi in serie A. E invece, all’improvviso, ecco il debutto domenica a San Siro contro il Monza per l’infortunio di Pobega: Jan-Carlo Simic ha bagnato senza paura il suo esordio, ha giocato semplice, con sicurezza e, dulcis in fundo, ha fatto addirittura gol, auto spedendosi sulle prime pagine di giornali e siti internet, oltre che davanti ai microfoni.

Qualità

Simic è sembrato un difensore solido in campo e per nulla impaurito o emozionato, quantomeno non l’ha mostrato, com’era invece stato visibile sul volto di Camarda qualche settimana fa. Lo slavo-tedesco, viceversa, è apparso sicuro coi piedi e anche coi giornalisti, dimostrandosi assai più maturo dei suoi quasi 19 anni: parla un italiano pressoché perfetto, è posato nelle dichiarazioni ma non banale, educato ma diretto, sa insomma ciò che vuole e tali doti sono appartenute in passato solo ai grandi fuoriclasse. Sta a lui, ora, non montarsi la testa e non abbattersi al primo errore: il futuro è tutto suo e il Milan se lo gode.

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