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Analisi

Milan aggrappato al nulla, chi sottovaluta i problemi è servito

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E’ andato tutto storto nella serata di un Milan che doveva vincere contro il Borussia Dortund per garantirsi il passaggio del turno e che ha invece perso ritrovandosi ultimo nel girone alla pari del Newcastle e con un piede e tre quarti fuori dalla manifestazione. Il prossimo 13 dicembre, infatti, ai rossoneri occorrerà vincere in Inghilterra e sperare che il Paris Saint Germain perda a Dortumnd contro un Borussia già qualificato. E’ andato tutto storto, dal rigore fallito da Giroud all’inizio, passando per l’infortunio di Thiaw che è andato ad aggiungersi alla lunga lista e finendo col pari del Psg al 97′ che inchioda Pioli e i suoi in fondo.

Problematiche

Gli infortuni iniziano ad essere un guaio serio per il Milan, alla faccia di chi non ci fa caso, è ora che Pioli metta con le spalle al muro società, dirigenza e staff atletico perché i ko muscolari arrivano puntuali come una cambiale e stroncano parti di stagione di una squadra che, peraltro, non è stata neanche rinforzata a dovere in estate, specialmente in attacco dove dietro Giroud c’è il nulla, dietro Leao idem, Pulisic è sparito dopo l’inizio sprint e Chukwueze (unica nota lieta della serata) si è acceso con tre mesi di ritardo. Il Milan va quando è al completo ed arranca quando mancano i pezzi.

Ripartenza

Ed ora che si fa? Pioli ha il dovere di tenere accesa la fiammella della speranza in Europa perché nel calcio, si sa, tutto è possibile fino al fischio finale dell’ultima partita ma, soprattutto, deve inculcare nella testa dei giocatori che le partite di campionato di qui alla fine del 2023 vanno vinte. Tutte. Il Milan può farlo contro Frosinone, Atalanta, Monza, Salernitana e Sassuolo, non ci sono alternative per non veder sfuggire prima di Capodanno già tutti gli obiettivi stagionali. Il girone di Coppa Campioni era ed è tostissimo, si sapeva, ma per il resto il Milan è colpevole, compresi quegli infortuni non riconducibili solo alla malasorte.

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