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Analisi

Milan: limiti ed errori non danno scampo in Europa

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Non era certo al Parco dei Principi di Parigi che il Milan poteva pretendere di andarsi a prendere una vittoria agevole, anche se il Newcastle aveva dimostrato nell’ultima giornata disputata che i francesi non sono imbattibili. Ma se alla forza d’urto del Psg i rossoneri aggiungono pure errori e distrazioni, allora tornare in Italia con qualche punto in saccoccia diventa impossibile. Il successo del Borussia Dortmund a Newcastle, inoltre, relega il Milan all’ultimo posto del girone e a forte rischio eliminazione, con la sensazione che proprio le gare contro tedeschi e inglesi saranno determinanti.

Cosa va

A Parigi non tutto è stato da buttare per la squadra di Pioli che, anzi, era anche partita discretamente e nell’arco dei 90 minuti ha creato diverse palle gol, soprattutto ha avuto l’occasione clamorosa di pareggiare con Pulisic ad inizio ripresa che avrebbe potuto innervosire un Paris Saint Germain lontano parente di quello preso a mazzate dal Newcastle. Maignan ha fatto il possibile, Calabria nella ripresa ha limitato Mbappé, Leao si è visto a sprazzi ma è lontano da quello devastante che conosciamo, infine Musah che non ha avuto paura di niente, ha lottato e corso fin quando è rimasto in campo.

Cosa non va

A questo, però, vanno aggiunte le sbavature che hanno limitato la rimonta milanista e determinato il 3-0 per il Psg. L’ingenuità di Reijnders sul primo gol, l’ammonizione di Thiaw quando nessuno aveva ancora neanche sudato, la dormita generale della difesa in occasione del raddoppio, la sterilità offensiva che inchioda il Milan ancora a zero gol all’attivo dopo 3 turni di coppa. Se i rossoneri vorranno accedere agli ottavi occorrerà cambiare ritmo, riassettare una difesa troppo ballerina e svegliare un attacco sin qui estremamente anemico.

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