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Analisi

Milan: troppi regali ad una Juve non irresistibile

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Milan-Juventus era la trappola perfetta per far cadere i rossoneri e toglier loro il primo posto in classifica. Troppe assenze, addirittura il terzo portiere in campo, infortuni, squalifiche, stanchezze varie per i viaggi internazionali, c’erano tutti gli ingredienti per inciampare sulla sorniona Juve. E se poi ci si mette anche il Milan stesso ad accompagnare la malasorte nel suo percorso, allora la frittata si cuoce del tutto. I rossoneri sono stati anche coraggiosi ed orgogliosi e la squadra di Allegri è apparsa tutt’altro che irresistibile, ma si sono fatti male da soli e in tutti i sensi.

Pasticci

Il Milan era partito bene, possesso palla dominante, un’occasione da gol clamorosa di Giroud, il pubblico infuocato, poi ecco l’ingenuità di Thiaw che è bravo ma pecca ancora di inesperienza, a lasciare in 10 la formazione di Pioli, quindi ecco la beffarda deviazione di Krunic sul tiro di Locatelli che decide la partita, infine le scelte un po’ cervellotiche del tecnico che toglie Giroud per mettere Jovic, togliendo in un colpo solo peso e pericolosità in attacco, col serbo mangiato da Bremer e Rugani. Troppi doni a una Juve cinica ma certamente non migliore del Milan che deve ripartire subito, Psg e Napoli incombono.

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