Analisi
Questo Milan è più forte di quello dello scudetto: tanti pro e un contro per Pioli
I pareri sono quasi unanimi, soprattutto da chi ha visto il Milan dal vivo senza essere tifoso rossonero: questa squadra è più forte di quella che ha vinto lo scudetto poco meno di due anni fa. E in effetti, a cogliere bene sfumature e dettagli, la formazione di Pioli appare più completa, più robusta e mentalmente più preparata rispetto al 2021-22 quando il titolo arrivò in maniera inattesa anche se totalmente meritata. Non è un caso, del resto, se i rossoneri sin qui abbiano vinto 7 delle 8 partite di campionato disputate, fallendo solo l’appuntamento con l’Inter e uscendo a pezzi dal derby.
Miglioramenti
Il Milan è certamente più forte rispetto al passato, ha una difesa di ferro, un centrocampo con più muscoli e buona qualità, un reparto offensivo che, al netto della mancanza di un vero vice Giroud, è migliore di quello di due anni fa, ha più soluzioni e meno incognite, più estro e più gol nei piedi. E poi c’è l’aspetto mentale, tutt’altro che da sottovalutare: a partire da Pioli, infatti, il Milan è più maturo, sa di essere una grande squadra, sa di poter e voler lottare per i massimi traguardi, non ha più quell’assillo di dover vincere dopo un decennio di buio ma, anzi, sa che vincere è tornato possibile.
Derby
Il problema, però, è che nel frattempo è spuntato il Napoli che ha dominato lo scorso campionato ma, soprattutto, si è rinforzata pure l’Inter che, esattamente come il Milan, è più forte rispetto a due stagioni fa. Simone Inzaghi è al terzo anno di gestione e lo scudetto in casa interista è diventato la priorità assoluta, la squadra nerazzurra è completa in ogni reparto, ha scoperto Calhanoglu come perfetto uomo davanti alla difesa, ha trovato in Lautaro Martinez il miglior bomber della serie A. Le due milanesi, insomma, appaiono entrambe più forti rispetto al 2022, il che le aiuta a competere per il titolo ma ne riduce del 50% le possibilità di arrivarci.
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