Analisi
Milan: per il nuovo centravanti i numeri dicono Taremi
Il Milan continua a cercare sul mercato un vice Giroud, o comunque un centravanti che si alterni col francese e che faccia rifiatare un calciatore che il prossimo anno avrà sul groppone 38 primavere. L’idea della dirigenza rossonera è quella di avere un bomber che possa valere quasi quanto Giroud ma, soprattutto, che sia un vero bomber, uno in grado di aprire quelle partite rognose che il Milan ha sofferto negli ultimi anni soprattutto in casa, un ruolo che né Rebic e né Origi sono stati in grado di ricoprire, così come Ibrahimovic che nella stagione da poco terminata non c’è mai stato.
Caratteristiche
La lista sembra essersi ristretta a tre nomi: Morata, Scamacca, Taremi e la promozione di Colombo, appena rientrato dal prestito al Lecce. Detto che quest’ultima rappresenta una soluzione estrema, l’impressione è che il Milan dovrebbe puntare sul centravanti iraniano del Porto che, rispetto a Morata e Scamacca, è molto più bomber. Pioli, del resto, un attaccante di movimento e di lavoro ce l’ha già ed è proprio Olivier Giroud che però, come detto, non potrà più essere l’unico riferimento nell’attacco milanista e avrà bisogno di riposarsi più spesso che in passato.
Numeri
Perché Taremi, dunque? Perché segna, tanto, più degli altri. Morata, ad esempio, non è mai andato oltre i 15 gol in un solo campionato e in Italia nelle sue 4 stagioni alla Juventus ha realizzato rispettivamente 8, 7, 11 e 9 gol. Scamacca, più giovane e non ancora completamente maturo, ha avuto un solo exploit in carriera, le 16 reti col Sassuolo di due stagioni fa e proviene da un’annata grigia al West Ham con sole 16 presenze e 3 marcature in Inghilterra. Taremi, al contrario, negli ultimi 4 anni ha segnato 18, 16, 20 e 22 reti. Il campionato portoghese sarà pure meno competitivo, eppure la sensazione è che l’iraniano sia goleador di razza, puntuale e cattivo sotto porta, in fondo proprio ciò che serve al Milan.
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