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Milan-Champions, si: un bomber, un rifinitore e tre baluardi

Basta un gran gol di Giroud al Milan per avere ragione dei bianconeri di Allegri e conquistare il traguardo del quarto posto. Ottima prestazione dei due centrali Thiaw e Tomori, di Calabria assist-man e di Kalulu che salva i tre punti nel recupero.

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MAIGNAN – Dopo 13 minuti Cuadrado lo chiama all’ordine con una sassata dal limite che Mike sventa in angolo. Poi ancora un paio di interventi di ordinaria amministrazione per un fenomeno come Maignan, su Kean e su Rabiot. 6,5 

CALABRIA – Deve tenere a bada un buon Kostic, oltre a Chiesa o Di Maria che si allargano dalle sue parti. Il lavoro del capitano è giudizioso, fino al 40’ quando pennella un cross sopraffino per Giroud che porta un vantaggio il Milan. 7
dal 86’ KALULU – Entra e ci mette il polpaccione benedetto a respingere una conclusione di Danilo al 92’ destinata in fondo al sacco. Prezioso. 7

THIAW – Attento a respingere le incursioni bianconere, malgrado la confusione che riguarda l’intera fase difensiva del Milan. Addirittura implacabile su Chiesa al 53’. 7

TOMORI – Tra i più ispirati del Milan di stasera, fronteggia con durezza e attenzione Kean. Di testa non perde un duello e governa con sicurezza la sua area di rigore. 7

HERNANDEZ – Subito pimpante e vivace, prima con una percussione non sfruttata da Leao, poi con un salvataggio difensivo importante. È il meno incisivo dei suoi compagni di reparto, ma il suo lo fa. 6

TONALI – È a lui che Pioli chiede di seguire Di Maria nelle sue percussioni centrali. Sandrino esegue, supportato da Krunic, ma tenta anche qualche incursione interessante nell’area di rigore avversaria. Anche Tonali però si rivela vittima del virus delle “palle perse in maniera stupida” che colpisce oggi molti giocatori del Milan. 6

KRUNIC – Sempre più centrale nei meccanismi di gioco rossoneri, dopo 8 minuti prova anche a trovare la via del gol con una zuccata su corner, ma la palla sfila a lato. È una specie di calamita di palloni, davanti alla propria area di rigore ne cattura in quantità industriale, ma alcuni poi li perde per eccesso di sufficienza. Come al 26’ quando si concede una follia incomprensibile: giochicchia con un pallone nella propria area di rigore, lo perde e rischia di mandare in gol la Juve, che invece perdona il bosniaco. O come al 76’, prima sradica un pallone dai piedi di Locatelli, poi tenta un paio di veroniche inutili e finisce per restituirlo ai bianconeri. 5,5

MESSIAS – I compagni lo cercano spesso, ma le soluzioni cercate da Junior sono spesso un po’ forzate. Si impegna in diverse rincorse difensive che aiutano Calabria in quella zona, ma dopo l’ennesimo cross sbagliato, Pioli lo richiama in panchina. 5
dal 56’ SAELEMAEKERS – Ha almeno un paio di occasioni gigantesche per il raddoppio rossonero. Non è un realizzatore e si sa, ma rispetto a Messias è decisamente più intraprendente. 6,5

DIAZ – Potrebbe essere alle sue ultime partite in rossonero e Brahim sa che deve fare di tutto per meritarsi una conferma. Piuttosto approssimativo e mai troppo incisivo. A metà ripresa si propone un paio di volte, ma prima lo stoppa Szczesny in uscita, poi Giroud non lo premia con l’assist. 4,5
dal 82’ POBEGA – s.v.

LEAO – L’attacco del Milan, come al solito, è sulle sue spalle e Rafa ogni volta che tocca palla crea scompigli. Non preciso al 6’ quando Messias lo mette in condizione di far male. Si rivede a inizio riprese con un paio di scorribande in fascia, non concluse però in maniera efficace. Al 78’ riparte come una furia contro Gatti, lo neutralizza e conclude con un bolide che però sorvola la traversa. 6
dal 82’ BALLO-TOURÈ – s.v.

GIROUD – Combatte strenuamente con Bremer che lo frena con le buone o con le cattive. Orrendo il pallone perso al 24’ intercettato da Kean che rischia di portare in vantaggio la Juve. Si riscatta abbondantemente con un golazo nel finale del primo tempo: un’incornata prepotente su cross di Calabria che buca Szczesny. Al 70’ ha sul piede preferito la palla giusta per mandare in porta Brahim Diaz, ma Oli sbaglia scelta e serve Saelemaekers, che comunque impegna il portiere avversario, ma lo spagnolo era praticamente solo. 7,5
dal 86’ ORIGI –  “Divock svegliati!”. Con queste parole Pioli apostrofa il belga appena due minuti dopo il suo ingresso in campo. La certificazione definitiva dell’ex Liverpool quale inutilità fatta persona. 2 (di disistima)

PIOLI – Si sgola assistendo alla prova “indisciplinata” dei suoi ragazzi che per tutto il primo tempo non rispettano le sue indicazioni e non affrontano la partita con il piglio giusto. Poi ci pensa la premiata ditta Calabria-Giroud a portare in vantaggio i rossoneri sul finire del primo tempo. Nella ripresa la Juve è meno assillante e il Milan trova il modo di divorarsi almeno 4 palle gol clamorose. Fino al salvataggio di Kalulu su Danilo al 92’ che vale 3 punti. 6,5

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