Il Milan è a 90 minuti dall’abisso

Mancano 90 minuti al termine della stagione del Milan, forse 180 se i rossoneri facessero il miracolo contro l’Inter raggiungendo la finale di Istanbul del prossimo 10 giugno. Ma anche in quel caso, nonostante l’epico risultato, occorrerebbe vincere il trofeo per ritrovare la squadra di Pioli in Coppa dei Campioni anche nella stagione 2023-24, altrimenti il Milan si ritroverebbe con un pugno di mosche in mano, un cammino in coppa eccellente, nessun trofeo ed un campionato allucinante, chiuso con l’ignobile ko di La Spezia al cospetto di una squadra in crisi e che ai tempi della sua ultima vittoria era in vigore ancora la lira.

Fallimento

Il campionato del Milan è stato un disastro, andamento raccapricciante contro le medio piccole, qualche guizzo con le grandi (il derby d’andata, il 2-0 alla Juve, il 4-0 di Napoli), l’inspiegabile blackout di gennaio e le distrazioni pre e post coppa dell’ultimo mese e mezzo. Il quarto posto è raggiungibile ormai solo per la matematica, o forse se davvero la Juventus sarà esclusa dalle coppe, ma anche in quel caso il Milan dovrebbe arrivare quinto per avanzare di una posizione e, visti i chiari di luna, anche questa appare un’impresa titanica per un gruppo scollato, demotivato ed inconcludente.

Speranze

La ciambella di salvataggio è una e una sola: ribaltare lo 0-2 dell’andata contro l’Inter martedì sera, volare in finale e provare a tutti i costi a vincerla. Solo in questo modo Pioli salverà una stagione che ai nastri di partenza vedeva i rossoneri con lo scudetto sulle maglie e che, via via, si è incagliata verso un nulla di fatto inconcepibile. La gara di sabato a La Spezia è stata emblematica: il Milan ha disputato un primo tempo discreto, ma come spesso accaduto non ha fatto gol, poi nella ripresa si è distratto, ha commesso i soliti errori difensivi ed ha pagato dazio. Non c’entrano gli infortuni, non c’entra il rinnovo di contratto di Leao: il Milan 2022-23 è questo a prescindere. E il baratro è distante 90 minuti appena.