Analisi
Milan: 3 cose da fare prima del derby di ritorno
Il Milan deve voltare pagina, presto, o meglio, subito. La scoppola di mercoledì sera nel derby europeo contro l’Inter è stata assai più pesante del risultato di 2-0 che, ad onor del vero, sta stretto ai nerazzurri e che, paradossalmente, tiene ancora un po’ aperta la qualificazione in vista del ritorno, considerando anche che da un anno la regola dei gol in trasferta è stata eliminata. Eppure, il pensiero della semifinale non può e non deve essere la più imminente delle preoccupazioni in casa milanista che prima giocherà a La Spezia una gara di campionato che vale tanto in ottica quarto posto.
Necessità
I punti persi dal Milan in questa serie A sono tanti, troppi e la squadra di Pioli non può più permettersi di lasciarne altri per strada. Lo Spezia, inoltre, è una bestia nera per i rossoneri che al Picco persero a febbraio del 2021 per essere poi battuti dai liguri a San Siro un anno dopo. Per cui, derby o non derby, il Milan è chiamato a vincere sabato pomeriggio in casa di uno Spezia quasi disperato, a prescindere dalla rotazione che Pioli vorrà o non vorrà fare in Liguria. Già, perché il tecnico deve anche valutare che nelle precedenti partite in cui a scendere in campo è stato il cosiddetto Milan2 i risultati sono stati pessimi.
Organizzazione
La batosta contro l’Inter deve rinvigorire e non abbattere i rossoneri che hanno la necessità di mettere fieno in cascina e punti in classifica per il quarto posto. Pioli, poi, dovrà valutare assieme allo staff medico le condizioni di Leao che sicuramente con lo Spezia non ci sarà ma che sarebbe fondamentale martedì sera: rischiare comunque il portoghese forzando tempi e movimenti, o aspettare la completa guarigione anche a costo di fargli saltare anche il derby di ritorno? Infine, studiare le contromisure contro un’Inter apparsa per la terza volta consecutiva migliore del Milan.
Studio
La squadra di Inzaghi, infatti, ha dimostrato di essere maggiormente organizzata rispetto a quella di Pioli, determinata, forte fisicamente, capace di rendere inoffensivo un Milan che pure nella ripresa, nonostante una maggior predominanza, è riuscita a malapena a fare il solletico ad Onana. Del resto, come il Napoli soffre il Milan, il Milan soffre l’Inter e Pioli deve necessariamente trovare rimedio ad una difficoltà palese: Inter migliore in fase di possesso palla e pressante quando la sfera era nei piedi dei milanisti. Leao, del resto, in Supercoppa c’era, quando il canovaccio della gara fu grossomodo lo stesso di quello visto mercoledì.
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