Analisi
Il Milan di Supercoppa sprofonda ma limita i danni
Copia e incolla della recente Supercoppa Italiana fra Milan e Inter, fortunatamente per i milanisti non completata dai nerazzurri. Il Milan ha rischiato di uscire dall’andata della semifinale di Coppa dei Campioni totalmente a pezzi, correndo il pericolo di soccombere del tutto e di arrivare all’intervallo con 4 reti sul groppone. Paradossalmente, infatti, è proprio l’Inter a mangiarsi le mani per non aver rimpinguato già nella prima frazione un dominio assoluto, fisico, mentale, tattico, tecnico, dimostrando che la rosa profonda forse non è tutto, ma certamente aiuta. Il 2-0 finale tiene in gioco il Milan, anche se con speranze ridotte.
Qualità
Un’Inter nettamente migliore, almeno nei primi 45 minuti quando Dzeko ha fatto ammattire mezzo Milan segnando un gol stupendo in apertura e poi gestendo palloni su palloni mentre gli avversari tentavano di fermarlo e i centrocampisti nerazzurri si inserivano davanti a Maignan. I rossoneri ci hanno capito poco, proprio come in Supercoppa, hanno subìto, hanno rischiato il tracollo, poi nella ripresa hanno messo in campo carattere e personalità pur rischiando nuovamente un paio di volte di buscare il 3-0. C’è poco da dire, Simone Inzaghi ha preparato meglio di Pioli la partita, anche se l’assenza di Leao è stata devastante.
Differenze
Ma, dicevamo, la profondità dell’organico interista stavolta ha fatto la differenza: Inzaghi negli ultimi 20 giorni ha fatto ruotare Dzeko, Lukaku e Lautaro Martinez, Pioli si è dovuto arrangiare col solo Giroud e con gli strappi di Leao. Da salvare per il Milan c’è la speranza in vista del ritorno che con 3 o più reti di scarto sarebbe stata impossibile, il possibile recupero di Leao senza il quale i rossoneri non possono assolutamente giocare a certi livelli e la reazione del secondo tempo che lascia ben sperare. Del resto, la partenza fulminante dell’Inter all’andata può ripeterla il Milan al ritorno per una qualificazione possibile.
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