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Milan d’Arabia regala Istanbul all’Inter: inguardabili 4 rossoneri
Inizio shock dei rossoneri in versione Supercoppa: pronti via e subito sotto di due gol. La reazione è impalpabile e i nerazzurri ipotecano la finale di Champions.
MAIGNAN – Costretto a inchinarsi due volte nei primi 10 minuti del match per raccogliere il pallone in fondo al sacco. Al quarto d’ora prima bacia il palo che ferma una conclusione vincente di Calhanoghu, poi riesce a metterci una pezza per evitare il raddoppio dell’armeno e il terzo gol dell’Inter. Al 52’ tiene il Milan in vita stoppando Dzeko tutto solo davanti a lui. 6
CALABRIA – È lui a marcare Dzeko in occasione del corner da cui nasce il vantaggio interista. Decisamente rivedibile il capitano rossonero. Ma dopo tre minuti fa anche peggio: si fa bruciare da Di Marco sull’allungo e dal cross radente del terzino nerazzurro arriva il raddoppio di Mkhitaryan. Tenta un gol pretenzioso alla mezz’ora, un colpo di tacco su cross di Messias che sfila di poco a lato. Nella ripresa tiene botta ma ormai il frittatone è drammaticamente fatto. 4
dal 81’ KALULU – s.v.
KJAER– È lui a prendere la parola e caricare la squadra nel capannello a inizio partita, segnale inequivocabile della sua leadership. Preso in mezzo nell’inizio furioso dell’Inter, quindi protagonista del rigore concesso e poi negato: il fallo presunto su Lautaro effettivamente non c’è, ma l’errore che permette all’argentino di trovarsi solo davanti a Maignan è molto grave. 5
dal 58’ THIAW – Pioli lo getta nella mischia nella ripresa sperando di poter contare sui centimetri del tedesco. Al 69’ ruba palla e si propone in avanti, Messias lo serve ma la conclusione ci Malik è proprio da difensore e non arriva neppure in porta. Bravo al minuto 83’ a recuperare su Gagliardini lanciato a rete e evitare la terza rete. 6
TOMORI – Balla con tutto il reparto. Nell’occasione del rigore per l’Inter, poi cancellato, finisce per scontrarsi con Kjaer all’inseguimento di Lautaro, più o meno come Lukaku e Thiaw contro la Cremonese la scorsa settimana. Marchio di fabbrica in negativo della difesa rossonera. Dorme al 52’ quando Dzeko gli sfila sotto il naso e costringe Maignan al miracolo. 4,5
HERNANDEZ – Ingaggia subito un duello rusticano con il dirimpettaio Dumfries. È solo un fuoco fatuo, poi Theo si spegne senza più riuscire a spingere in fascia. La sintesi della pessima prestazione del 19 è racchiusa nella punizione dal limite battuta a 5 minuti dalla fine e scaraventata al terzo anello. 4
TONALI – Anche lui vittima dell’inizio shock del Milan: si perde Mkhitaryan in proiezione offensiva e l’armeno buca Maignan. Subisce, come tutti i suoi compagni, il doppio colpo da KO e ci mette un po’ a riprendersi. A inizio ripresa però vede un varco e imbuca una palla invitante per Messias che spreca tutto. Tenta anche un paio di a conclusioni, nella seconda delle quali Bastoni gli devia di un soffio un gran tiro che si stampa sul palo. Sarebbe stato un gran gol. Nel finale, sicuramente per colpa della stanchezza, perde un pallone sanguinoso che manda Gagliardini in porta. 5,5
KRUNIC – Travolto dalla marea interista: non riesce a fermare una sola azione dell’Inter e in più sbaglia troppi appoggi. Anche molto nervoso, tanto da rimediare un giallo alla fine del primo tempo per proteste, giuste ma naturalmente inutili. 5
DIAZ – L’unico con le qualità per provare a rivitalizzare l’anemico attacco milanista. Da una sua idea nasce l’azione che Calabria conclude di tacco poco fuori, ma si dimostra leggero, troppo leggero: nei contrasti contro i colossi interisti vola via che è una bellezza. E l’arbitro non fischia. All’alba della ripresa tenta l’azione solitaria ma la sua conclusione di sinistro, pericolosa, sibila di un soffio al lato. 5,5
dal 81’ POBEGA – Conclude bene a rete in pieno recupero, ma Onana blocca a terra. s.v.
BENNACER – Si ferma dopo un quarto d’ora per un problema al ginocchio. s.v.
dal 17’ MESSIAS – Mette subito una bella palla in mezzo per Calabria, poi regala un’altra giocata interessante in chiusura di primo tempo. In avvio di ripresa, imbeccato sontuosamente da Tonali, ha un’opportunità eccellente per rimettere in corsa il Milan, ma il suo mancino è sballato. Al 69’ offre una preziosa assistenza per Thiaw che però calcia male. Almeno ci prova. 5,5
SAELEMAEKERS – Uno dei pochi a mostrare l’energia giusta, ma non è Leao e si vede. Dumfries e Darmian lo bloccano senza pietà, anche perchè gli manca il supporto in fascia di Theo Hernandez. Alla fine del primo tempo si produce in uno slalom speciale nel cuore dell’area nerazzurra, stoppato da Acerbi sul più bello. 5
dal 58’ ORIGI – Segnali di risveglio da parte del belga: entra e confeziona subito un paio di azioni pericolose sulla sinistra, da una di queste nasce l’azione del palo di Tonali. Niente di eccezionale, ma rispetto all’Origi visto di recente è già qualcosa. 5,5
GIROUD – Non vede una palla giocabile, ma pure lui non fa nulla per riceverla. Fa una gran fatica a trovare spazio nell’agguerrita difesa nerazzurra e a far salire la squadra. Non vede mai la porta. 4
PIOLI – Al grido di “godiamoci il momento” il suo Milan entra in campo e dopo 10 minuti e già sotto di due gol. Sembra la riedizione del Milan d’Arabia che a inizio anno consegnò la Supercoppa all’Inter già nei primi minuti di gioco. Deve fare i conti anche con l’infortunio di Bennacer (piove sul bagnato) ma la verità è che Pioli non ha in panchina alternative valide, quelle che invece ha Inzaghi. Il risultato non fa una piega. 5
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