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Analisi

Milan: l’anno degli sprechi

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Non c’è niente da fare, l’annata in corso non è davvero la più brillante della storia milanista, dal momento che la squadra di Stefano Pioli continua a sciupare occasioni e a buttare punti a destra e a sinistra. Passato il gennaius horribilis, infatti, il Milan prosegue nella sua innumerevole sequela di partite giocate per metà bene e per metà balbettando e di punti lasciati per strada, basti pensare al pareggio di Cremona o alle sconfitte di Torino e Firenze. Considerando la classifica cortissima e l’incognita sulla penalizzazione della Juventus, il quarto posto dei rossoneri è sempre più a rischio.

Dottor Jekyll

Eppure, contro la Salernitana i campioni d’Italia non avevano disputato un primo tempo negativo, anzi, la meravigliosa rovesciata di Giroud alta di poco, le progressioni di Theo Hernandez, la solidità di Krunic e Bennacer a centrocampo lasciavano presagire un gol che prima o poi sarebbe arrivato e che, in effetti, proprio allo scoccare del 45′ è giunto grazie alla zuccata di Giroud. Tutto in discesa? Doveva essere così, sarebbe dovuto essere così, perché la Salernitana, che pure non è squadra catenacciara, sarebbe venuta fuori lasciando spazio al contropiede milanista.

Mister Hyde

E invece, il Milan si è seduto, Leao è sparito dalla scena, Brahim Diaz e Giroud si sono spenti, i campi hanno aiutato a metà perché se Ibrahimovic ha lottato e tirato, Origi si è rivelato la solita mummia incartapecorita che, purtroppo per Pioli, sabato sera a Udine dovrà giocare dal primo minuto a causa della squalifica di Giroud. Paulo Sousa, poi, ha optato per sostituzioni coraggiose, la Salernitana ha pareggiato e poi ha aspettato gli errori del Milan per pungere di rimessa, mentre i rossoneri hanno dato vita ad un arrembaggio tanto continuo quanto confuso. Così, francamente, si va poco lontani.

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