Pagelle
Milan nell’elite europea: eliminato Conte grazie a 4 grandi rossoneri
MAIGNAN – Si produce nel primo intervento al 12’ su tiro innocuo di Royal deviato da un suo compagno di squadra. Poi fa tante cose preziose, guidando la squadra, lanciando con precisione, uscendo dall’area piccola con autorevolezza, ma soprattutto respingendo l’inzuccata di Kane in pieno recupero che di fatto manda il Milan ai quarti. Quanto sei mancato Mike… 8,5
KALULU – Solita partita di grandissima dedizione e qualità indiscutibile: cancella dal campo prima Perisic, poi Richarlison e chiunque si avventuri dalle sue parti. Superlativo. 8
THIAW– Interrompe una pericolosa triangolazione che stava mandando Hobjerg in porta. Cattivo, ma anche estremamente sicuro sullo spauracchio Kane. Illuminante il lancio di 50 metri che manda in porta Leao al 70’, ma il portoghese non ne approfitta. In pieno recupero si fa pescare fuori posizione, rimedia un giallo e offre una punizione al Tottenham che rischia di rovinare tutto. Per fortuna ci pensa Maignan a mettere una pezza, la prestazione eccellente comunque resta. 7,5
TOMORI – Si produce in un gran recupero in velocità su Kulusevski, ma l’arbitro cancella tutto per un fallo precedente. Gioca una partita diligente e stavolta sempre attenta. L’ex juventino gira al largo, così come Kane che non trova varchi da nessuna parte. Se Fik giocasse sempre con questa concentrazione sarebbe uno dei primi tre difensori al mondo. 8
MESSIAS – Inadeguato quando si tratta di difendere, ma questa non è una novità, il problema è che lo è altrettanto anche quando arriva solo davanti al portiere avversario, come accade al 18’. Compensa con dedizione e impegno, ma anche con qualche buona giocata, come quella al 50’ quando libera Diaz davanti alla porta avversaria. Esce subito dopo per un problema muscolare. 6
dal 55’ SAELEMAEKERS – Due erroracci tanto stupidi quanto pericolosi al limite dell’area di rigore rossonera quando mancano 8 minuti alla fine. 5,5
TONALI – Ritrova la condizione e lo smalto smarriti sabato a Firenze, ma dopo una partita di lacrime e sangue, sudore e fatica, ha sul piede al minuto 84’ la palla giusta per il vantaggio milanista. Stremato dalla stanchezza, tira debolmente addosso ai difensori avversari. 7
KRUNIC – Perde un pallone sanguinoso al 12’: avrebbe potuto mandare in porta un suo compagno, invece innesca una ripartenza terribile a cui deve mettere una pezza Maignan. Bissa la sciocchezza al 23’ regalando un’altra opportunità agli Spurs. Un po’ di tensione comprensibile per un ragazzo non esattamente avvezzo a certi palcoscenici. Piano piano però Rade si scrolla la tensione di dosso e alza il volume di giri a centrocampo, confezionando alla fine una prestazione più che positiva. 7
HERNANDEZ – Nei primi due minuti gli uomini di Conte lasciano intendere subito a Theo quale sarà l’andazzo della serata: mazzate, mazzate e ancora mazzate. Il capitano rossonero incassa e riparte. Non precisissimo al quarto d’ora dopo che Diaz lo manda praticamente in porta, ma Hernandez non ne approfitta. Si rivela però preziosissimo in fase difensiva, attento come non lo si vedeva da tempo. Mette la museruola a Kulusevski, ma soprattutto provoca il fallo da secondo giallo ed espulsione inevitabile per killer Romero. Sempre più leader di questa squadra. 8
DIAZ – Imbecca Theo in velocità con un delizioso filtrante al quarto d’ora. Si fa largo in mezzo ai colossi inglesi difendendo con il sangue e i denti palloni importanti in mezzo al campo. Al 50’ ha sul destro il pallone buono per mettere al sicuro la qualificazione, ma Forster ci mette un gambone e strozza in gola l’urlo di liberazione dei milanisti. Al 67’ può di nuovo ergersi a protagonista, ma ancora una volta perde l’attimo fuggente per concludere a rete, bruciando l’ennesima occasione da gol per il Milan. 7
dal 80’ BENNACER – Entra nei minuti finali per mettere ordine e congelare il pallone. Trova anche una conclusione dal limite al minuto 86 ma trova Forster pronto. 6,5
LEAO – Romero prova ad abbatterlo al 17’, dopo che il portoghese con un gioco di prestigio gli fa sparire il pallone. Giallo inevitabile per l’ex Atalanta. Corricchia in mezzo al campo, malgrado tutto riesce comunque a farsi trovare pronto in un paio di circostanze, ma senza la lucidità necessaria per essere decisivo. Al 70’ Thiaw lo lancia praticamente in porta ma Rafa sparacchia alle stelle. Prezioso però nel finale quando c’è da gestire il pallone: gli strappi di Leao aiutano il Milan a salire. 6,5
dal 88’ REBIC – s.v.
GIROUD – Lotta e corre come un ragazzino. Un esempio per tutta la squadra, addirittura eroico per come battaglia quasi da solo in mezzo ai tre difensori centrali inglesi. Esce nel finale dopo aver giocato un’altra grande prestazione di sacrificio ma anche di sostanza. 7
dal 80’ ORIGI – Ha anche lui l’occasione per chiudere il match, forse la più golosa di tutta la partita, ma stampa sul palo un pallone che era più facile da piazzare in fondo al sacco. 6
PIOLI – Alla vigilia del match chiede ai suoi una partita di personalità e i suoi ragazzi lo accontentano con una partita prima robusta e coraggiosa, poi attenta e decisa. È mancato solo il gol che il Milan avrebbe meritato, viste le 5-6 palle gol sbagliate davanti alla porta dai rossoneri. Comunque lode e gloria a tutti, si ritorna ai quarti di finale dopo 11 anni e, checchè ne dica qualcuno, il merito è anche di mister Pioli. 8
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