Analisi
Ora il Milan è chiamato alla prova del nove
Se gennaio era stato un tuffo nel baratro, il mese di febbraio del Milan sembra essere cominciato bene con i successi per 1-0 contro Torino, Tottenham e Monza che hanno rilanciato e rinvigorito un gruppo che appariva sfiduciato. Un atteggiamento tattico più compatto, unito ad una ritrovata solidità mentale, stanno trascinando i rossoneri fuori dalla crisi e pronti a lottare con le rivali per conquistare uno dei primi quattro posti (tre, considerando il Napoli) in campionato, oltre a raggiungere i quarti di finale di Coppa dei Campioni, impresa che dalle parti di Milanello non si annusa da quasi 15 anni.
Scontro diretto
Il Milan sta guarendo, ma la convalescenza non è ancora terminata e le prossime partite diranno se realmente la formazione di Stefano Pioli (appena insignito della Panchina d’Oro) ha messo alle spalle il periodo nero. Domenica sera arriverà a San Siro l’Atalanta, una squadra in lotta col Milan per il quarto posto e che, nonostante l’ultimo ko contro il Lecce, è compagine da temere e da prendere con le molle, sia per qualità e sia perché ha finora conquistato i migliori risultati in trasferta rispetto alle gare disputate allo stadio Atleti Azzurri d’Italia. Milan-Atalanta dirà davvero tanto sulle rinnovate ambizioni milaniste.
Prove
Attenzione, poi, alla successiva sfida di Firenze in casa di una Fiorentina in difficoltà e che avrà impellente bisogno di punti per non essere risucchiati nella parte bassa della classifica dopo che l’inizio del 2023 viola è stato quasi peggiore di quello del Milan. La gara del Franchi, inoltre, andrà in scena 4 giorni prima del ritorno di coppa col Tottenham, col rischio che qualche rossonero possa essere distratto dalla prestigiosa battaglia continentale; una leggerezza che la squadra di Pioli non può assolutamente permettersi, perché l’Europa è un sogno, mentre il campionato una realtà da cui dipenderà anche il futuro del club.
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