Analisi
Milan inquieto e vincente. Ben venga la sosta
Il 2022 del Milan si chiude nel miglior modo possibile, ovvero vincendo. Complicata, forse immeritata, certamente sofferta, la vittoria dei rossoneri contro la Fiorentina è arrivata in extremis ma ha consentito ai campioni d’Italia di rimanere secondi in classifica a 8 punti dal Napoli capolista. Ora il campionato si ferma e Stefano Pioli avrà tutto il tempo per riorganizzare le idee, ricaricare le batterie ed impostare la rimonta sui partenopei a partire da gennaio quando inizierà la seconda parte di una stagione ancora tutta da scrivere nonostante lo svantaggio in classifica.
Punti pesanti
Il successo contro la Fiorentina, va detto, è da archiviare alla voce “è andata bene“, perché il Milan ha rischiato più volte di subire l’1-2, soprattutto nei minuti finali quando, ad esempio, Tomori ha salvato sulla linea il tiro a botta sicura di Ikoné. L’autorete di Milenkovic ben oltre il 90′ ha premiato una squadra comunque caparbia, con tanto cuore ed anche tanto nervosismo perché dopo aver sbloccato la partita al primo minuto, la gestione dei restanti 89 doveva essere differente, invece è stata la Fiorentina a prendere il comando delle operazioni, col Milan in evidente difficoltà.
Sosta
Adesso c’è la sosta, quasi due mesi prima della prossima settimana (mercoledì 4 gennaio in casa della Salernitana all’ora di pranzo), un tempo lungo che però servirà tanto a Pioli che sa come rigenerare la sua squadra, sa quali sono i punti deboli attuali del gruppo e la forza della sua gestione, l’ascendente che lui stesso ha sui propri calciatori. Il tecnico ha sempre detto di non guardare gli altri e pensare solo alla sua squadra: ecco, il Milan deve ricominciare ad esprimersi ai suoi livelli, tornare a dominare, vincere le partite con autorità, poi inizierà a puntare la rimonta sul Napoli.
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