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Il Milan annienta la Juve: 2 gol, 2 pali e 4 rossoneri in copertina
La Juve parte lancia in resta per intimidire un Milan con le stampelle, ma i rossoneri non tremano più di fronte alle difficoltà e reagiscono con una partita esemplare: due gol, due pali e tante occasioni sciupate. Benissimo Kalulu e Tomori dietro e Leao e Brahim Diaz davanti. Sempre affidabili Bennacer e Tonali.
TATARUSANU – L’inizio energico della Juve fa pensare a una partita complicata per Tata che invece alla fine chiude con un clean sheet senza alcuna parata significativa. Ordinaria amministrazione per il portierone rossonero. 6
KALULU – Pioli potrebbe schierarlo anche da centravanti e Pierino farebbe comunque la sua figura. È lui infatti che spizza il pallone di testa e serve a Leao la palla per il possibile vantaggio al 20’, il primo palo di giornata. Governa bene la sua zona senza rischiare nulla ed è suo anche l’intervento difensivo più prezioso di giornata su Kean nel finale che impedisce un gol fatto alla Juve che avrebbe riaperto la partita. 8
GABBIA – L’aggressione iniziale della Juve ha un solo motivo: mettere in difficoltà un Milan incerottato e soprattutto Gabbia che non gioca da aprile. Il giovane rossonero, nei primi 20 minuti, soffre la presenza di due centravanti di peso quali Vlahovic e Milik, poi acquista sicurezza e non cede di un millimetro. 6,5
TOMORI – Sollecitato fin dall’inizio dalle frequenti percussioni bianconere è spesso in difficoltà senza il suo fedele compagno di reparto. Dopo un inizio complicato però Fik riacquista tranquillità e attorno a lui si compatta la difesa rossonera. E alla fine del primo tempo offre a San Siro anche la ciliegina sulla torta del gol del vantaggio segnato in mischia su azione da calcio d’angolo. Silenzia le due torri juventine con una prestazione mostruosa. 8
HERNANDEZ – Prova a spingere sulla fascia, ma è fondamentale in chiusura prima su Cuadrado dopo pochi minuti, quindi su Locatelli alla mezz’ora. È suo l’intervento su Cuadrado, ai limite del fallo, da cui scaturisce il corner del vantaggio rossonero. Al 66’ si infila come un coltello nel burro nella difesa bianconera, scavalca Szczesny in uscita, ma poi anzichè servire uno dei tre compagni liberi di tirare a porta vuota, tenta una conclusione da posizione impossibile che scatena l’ira di Leao, Rebic e Krunic. Giocata di egoismo puro che gli vale mezzo voto in meno. 6,5
BENNACER – È il centro di gravità permanente del Milan e regala spettacolo con le sue giocate, eleganti ed efficaci, a metà campo. Tenta anche il blitz con un gran tiro da fuori al 37’ ma la palla sfila di poco alta sulla traversa. Consueta partita sontuosa di Ismail, condita da sostanza e fosforo. Sempre più imprescindibile per il Milan. 7,5
TONALI – Incendia San Siro dopo 2 minuti con un recupero sensazionale in difesa. Theo prova a servirlo con un bel filtrante in area al 10’, ma Sandro arriva con un secondo di ritardo. Con i suoi sette polmoni si erge a baluardo insormontabile per il centrocampo avversario e gioca l’ennesima partita da applausi. 7
BRAHIM DIAZ – L’inizio è incoraggiante, il trottolino spagnolo sembra ispirato e cerca di proporsi con frequenza sulla fascia destra. Per fermarlo Cuadrado si becca il giallo al 24’ ma non può nulla quando Brahim regala a un San Siro estasiato la giocata del mese, il gol che regala il raddoppio al Milan al termine di una cavalcata che anche Wagner avrebbe applaudito. Esce subito dopo e il popolo rossonero gli tributa una meritata standing ovation. 8
POBEGA – Il talento del vivaio rossonero è chiamato da Pioli a provare a ripercorrere le orme di Kessiè, trequartista atipico con compiti anche di copertura. Tommy va a infastidire tutti pressando come un indemoniato e dopo un’ora di gioco, esausto, lascia spazio a Krunic. 6,5
LEAO – È l’uomo più atteso, anche dagli juventini che creano una gabbia per bloccarlo. Ha un’occasione gigantesca al 20’ per portare in vantaggio il Milan ma il suo colpo di tacco da azione di calcio d’angolo si spegne contro il palo. Nemmeno dieci minuti e Rafa scaraventa un destro secco contro l’altro palo a Szczesny battuto. Nei primi minuti della ripresa prima scavalla sulla sinistra e mette un pallone d’oro in mezzo che nessuno dei suoi compagni sfrutta, poi scaraventa uno scaldabagno verso la porta della Juve che sibila sopra la traversa juventina. Gli applausi più sentiti però li riceve da Pioli e da tutto San Siro quando al 65’ si produce in una rincorsa all’indietro con un grande recupero difensivo. Superbo, anche senza gol. 8
GIROUD – Fatica a trovare spazio in mezzo ai difensori bianconeri e al 24’ non è pronto a chiudere il triangolo con Theo che avrebbe messo il terzino rossonero davanti al portiere. Però allo scadere del primo tempo è di Oliviero il tocco in area a smarcare Tomori a mezzo metro dalla porta. Un po’ di merito per il primo gol rossonero è anche suo. 6,5
KRUNIC – Ha subito un’ottima opportunità per chiudere il match ma l’incornata tutto solo in mezzo all’area finisce abbondantemente a lato. 6
REBIC – Entra con una garra che esalta San Siro, insegue ogni pallone su tutto il fronte offensivo e ringhia sugli avversari. L’atteggiamento giusto che Ante sfoggia sempre contro la Juve. 6,5
DE KETELAERE – Sembra giochi intimidito, ma quel lancio che mette Theo davanti alla porta fa capire senza tema di smentite che il suo è solo un problema psicologico. Appena si sbloccherà mentalmente, CDK sarà una risorsa preziosa per il Milan. 6,5
ORIGI – Avrebbe anche lui l’occasione per chiudere la partita in pieno recupero ma si divora un gol clamoroso tirando addosso a Szczesny invece di servire un inferocito Rebic tutto solo sul dischetto del rigore con la porta vuota davanti. 6
VRANKX – s.v.
PIOLI – L’inizio furioso della Juve sorprende il Milan che fatica a reggere l’ondata bianconera. Poi piano piano la squadra di Pioli si ricompatta e inizia a macinare gioco senza più lasciare l’iniziativa alla Juve. Il bilancio finale è di due gol, due pali e almeno 3 gol clamorosi divorati nella ripresa per eccesso di egoismo di Theo, Leao e Origi. Il Milan comunque è tornato a comandare, malgrado le assenze. 7,5
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