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Deja vu Milan: Giroud si gira e ribalta ancora l’Inter

Sotto nel momento migliore della squadra, i ragazzi di Pioli reagiscono con grande cattiveria e infilzano ripetutamente l’Inter, conquistando i tre punti e il primato cittadino.

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MAIGNAN – Si inchina a raccogliere il pallone in fondo al sacco al 21’ senza aver mai toccato il cuoio fino a quel momento. Pensava di avere il pomeriggio libero quando Leao timbra il gol del 3-1, a quel punto l’Inter tenta la reazione disperata e Mike è costretto prima ad inchinarsi per il 3-2 di Dzeko, poi si trasforma in Magic Eagle togliendo dalla porta una zuccata pericolosa di Lautaro e poi al 76’ volando a deviare oltre la traversa una sassata dal limite di Calhanoglu. 8 

CALABRIA– Sull’ennesima bella palla messa in mezzo da Leao, nel finale del primo tempo, Davide tenta un improbabile conclusione di testa dal limite dell’area che vola metri fuori. Gioca con energia e vitalità ma nel secondo tempo è vittima un paio di volte delle sovrapposizioni interiste dalla sua parte. Esce nel finale stremato. 6

KALULU – Il primo pallone toccato è uno scarabocchio a metà campo, ma il giovane fenomeno rossonero non si scompone e infila la consueta prestazione di solidità, classe, anticipo, energia. 7 

TOMORI – Barella cerca di metterlo KO dopo appena 4 minuti di gioco con un intervento ai limiti del codice penale. Naturalmente per l’arbitro è tutto lecito. Fik naturalmente non si lascia intimorire e continua la sua partita con orgoglio e cattivera. Peccato essere arrivato con un attimo di ritardo su Dzeko, complice una leggera deviazione di Calabria sul cross, in occasione del secondo gol nerazzurro. 7

HERNANDEZ – Sente il duello con Dumfries e infatti dal primo duello in velocità tra i due, al minuto 9, scatta un accenno di rissa con conseguente giallo per entrambi. Al 34’ ruba palla e tenta la conclusione in porta ma il gran tiro del francese sibila alto. Ci prova anche un paio di volte di testa, ma non inquadra mai il bersaglio grosso. Con un paio di interventi nella ripresa rischia il rosso, da questo punto Theo deve imparare a disciplinarsi meglio, ma stiamo parlando di margini di miglioramento abbordabilissimi per lui. 6,5

BENNACER – Gioca una partita di grande impegno ma inficiata anche da qualche sbavatura. La fotografia è la giocata sul finale di primo tempo: intervento superbo in fase difensiva, poi controllo sbagliato e ripartenza sanguinosa dell’Inter. Si fa mangiare in testa da Lautaro che al 70’ costringe Maignan al capolavoro di giornata. 6,5

TONALI – Intercetta un passaggio suicida dell’Inter a metà campo e imbecca Leao che riporta in parità il match. Sandrino sembra rigenerato, tornato il fuoriclasse ammirato nella passata stagione: prima tenta un altro assist sontuoso per Giroud, poi si mette in proprio e tenta la conclusione personale che Handanovic neutralizza. Nella ripresa paga dazio alla stanchezza e nei minuti finali Pioli lo richiama in panchina, ma il fuoriclasse rossonero è definitivamente tornato. 7,5

MESSIAS – Prova a fare il suo, ma non va oltre il compitino. Purtroppo ancora una volta si rende responsabile di una dormita difensiva, non segue il taglio di Darmian in avvio di ripresa e causa una pericolosa punizione dal limite per l’Inter. 6

DE KETELAERE – Partita di luci e ombre: ha un’ottima opportunità nel cuore dell’area nerazzurra, il belga però non si fida del suo destro, tenta di aggiustarsi meglio il pallone ma perde l’attimo. Dorme, come tutti i suoi compagni, in occasione del gol di Brozovic che gli sfila alle spalle, ma lui è doppiamente responsabile perchè il croato è roba sua. Tenta di rifarsi con un’incornata imperiosa al 37’ che però si impenna di poco sopra la traversa. Travolgente addirittura qualche secondo dopo, quando ruba un pallone e si invola verso l’area avversaria fin quando Brozovic non lo abbatte al limite dell’area. Commette un fallo ingenuo al limite dell’area che gli vale un giallo e Pioli lo richiama in panchina. 6

LEAO – Vivace e pimpante come poche volte si è visto quest’anno, i compagni lo cercano e lui si fa trovare. Al 16’ saggia la consistenza dei guantoni di Handanovic con un bel destro a giro destinato all’angolino. Al 29’ però nemmeno il portierone interista può nulla sul sinistro di prima, su assist di Tonali, che Rafa spedisce in fondo al sacco per il pareggio milanista. A inizio ripresa decide di riavviare la connection devastante con Giroud e al 54’ gli mette in mezzo all’area il pallone del vantaggio. Ma non basta e così decide di suggellare la sua prestazione n. 100 in serie A con una doppietta che fa letteralmente esplodere San Siro, mentre Cardinale si stropiccia gli occhi ammirando la sua nuova creatura. Speriamo ne tenga conto quando si tratterà di mettere sul piatto la cifra giusta per convincere il portoghese a rinnovare fino al 2084. 9

GIROUD – Strattona Bastoni in area e costringe il difensore nerazzurro al quasi autogol. Poi prova a girarsi al 25’ ma stavolta il suo sinistro finisce fuori. Alla mezz’ora colpisce Skriniar che inizia a rotolarsi come se fosse tarantolato: risultato giallo assurdo per Oliviero. Giroud però sente la partita e continua a rendersi pericoloso, come al 42’ quando incorna di poco alto, svettando sull’intera difesa nerazzurra. Al francese però manca ancora la girata vincente che puntualmente arriva al 54’ e ancora una volta, come già qualche mese fa, il centravanti rossonero riporta avanti il Milan. E dopo 6 minuti restituisce il favore a Leao, mettendogli sui piedi la palla giusta per la terza segnatura rossonera. 7,5

DIAZ – Utile in un paio di recuperi difensivi, ma brillante anche in una giocata al minuto 87’ che mette Leao in condizione di essere pericoloso in area di rigore. 6,5

ORIGI – Tenta la giocata personale al minuto 80’, ma si infrange contro il muro nerazzurro quando avrebbe avuto lo spazio per servire Leao nello spazio. Ha un altro paio di opportunità ma cerca sempre la porta anzichè tenere palla e cercare il compagno smarcato. Si capisce che ha un gran bisogno di integrarsi ma anche di sbloccarsi con un gol. Tranquillo Divock, la stagione è lunga. 6

SAELEMAEKERS – Pioli lo butta dentro per ridare equilibrio alla sua squadra e magari per far salire un po’ più la squadra con forze fresche. 6

POBEGA – Si smarca in area al minuto 87’ ma è costretto a scoprire un raro caso di egoismo di Leao che anzichè servirlo libero nello spazio tenta un’improbabile conclusione, naturalmente rimpallata. 6

KJAER s.v.

PIOLI – Il suo Milan si apre come il Mar Rosso ai tempi di Mosè, solo che stavolta anzichè il profeta, si materializza Brozovic davanti a Maignan per il vantaggio nerazzurro. La meraviglia di questo gruppo è che non perde mai le coordinate e nel momento più delicato del match si compatta e reagisce da squadra campione d’Italia contro l’avversario più ostico. E quindi uno, due, tre e Inter ribaltata, esattamente come a febbraio. Sugli scudi i goleador Leao e Giroud, ma anche super Mike Maignan. Bravo Pioli a risvegliare i suoi ragazzi dopo la partita di Reggio Emilia. 7,5

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