Pagelle
Leao e Theo: gol scudetto. In copertina con loro anche un altro rossonero
Sempre più maturo il Milan di Pioli: malgrado le difficoltà del match non perde mai di vista l’obiettivo, aspetta il momento giusto e sigilla la partita con due perle di Leao e Hernandez. Da applausi la prestazione strepitosa di un super Kalulu.
MAIGNAN – Sollecitato spesso dai suoi compagni per la pressione altissima dell’Atalanta che impedisce la costruzione dal basso ai milanisti. I suoi lanci però oggi non raggiungono l’obiettivo. Poderoso ed elegante il volo alla mezz’ora su Muriel che spegne le velleità atalantine. Nella ripresa ordinaria amministrazione con la consueta leadership. 7
CALABRIA– Con Saelemaekers è un altro Calabria, più fiducioso, più intraprendente, più vivo. Però oggi manca un pizzico di precisione, forse anche per l’eccessiva pressione data dall’importanza del match. Prima un liscio alla mezz’ora, poi un altra palla a metà campo al 40’. Nella ripresa però non sbaglia più nulla. 6,5
KALULU – Eccellente il recupero su Zappacosta alla mezz’ora dopo il liscio a metà campo di Calabria. È imperiale in ogni sua chiusura, veloce, cattivo, preciso, praticamente una sentenza. Giocatore dominante, la sorpresa più bella della stagione, un autentico fuoriclasse in erba. 9
TOMORI – Il rientro a 1000 all’ora su Muriel al minuto 8 è spettacolo allo stato puro. Tenta anche la fortuna in area avversaria al 33’ quando si ritrova a tu per tu con Musso, ma il portiere argentino arriva un attimo prima del rossonero. Fatica un po’ di più quando entra Zapata ma Fik non teme nulla. 7,5
HERNANDEZ – Sembra più bloccato rispetto a Calabria, al 16’ però, agevolato da un disimpegno atalantino sbagliato, si trova palla al piede al limite dell’area ma la soluzione finale scelta da Theo è errata. Grave la leggerezza in disimpegno al 31’ che consente la ripartenza atalantina, anestetizzata dal solito Maignan su Muriel. La punizione del francese a inizio ripresa scagliata contro l’esterno della rete fa esplodere vanamente San Siro. Al 75’ però lo stadio intero si ferma con il fiato sospeso mentre il 19 prende palla nella propria metà campo, Theo carica a testa bassa l’intera difesa orobica schierata e infila di sinistro all’angoletto della porta di Musso. Un gol sensazionale che resterà nella storia di questo campionato. 9
KESSIÈ – È deputato al controllo di Pessina e fa quasi il centrale difensivo tra Kalulu e Tomori. Rimedia un giallo per foga eccessiva ma in mezzo al campo sembra di rivedere il caterpillar ammirato tante volte nelle ultime due stagioni. Al 71’ lascia saltare indisturbato Zabata che sfiora il pareggio di testa, ma è un dettaglio perchè la prestazione del Presidente è sontuosa. Un bel modo per salutare il pubblico di San Siro. 7,5
TONALI – Pioli lo indirizza spesso a volentieri accanto a Giroud e la posizione troppo avanzata di Sandro contribuisce a rendere complicata la manovra rossonera. Straordinario un recupero difensivo in chiusura di primo tempo, indispensabile per cancellare una pericolosa azione offensiva dell’Atalanta. Esce esausto al quarto d’ora della ripresa. 6,5
SAELEMAEKERS – La prima energica percussione offensiva del Milan è sua, ma come spesso gli accade si ostina a voler fare tutto da solo e alla fine si ritrova circondato da avversari che gli tolgono palla. È il belga ad animare le folate rossonere sulla destra e almeno 3 volte nei primi 10 minuti ispira la manovra del Milan. Tenta un’altra conclusione al 33’ ma non crea alcun problema a Musso. Grave però la dormita al 37’: si fa scippare il pallone a metà campo e ne nasce una pericolosa occasione per i bergamaschi. Come spesso gli accade, tanto fumo senza riuscire a sfornare un buon arrosto. 6,5
KRUNIC – Intuizione geniale al 20’ per Leao che però non ne approfitta. È reattivo sia in fase difensiva che offensiva, ma non riesce a trovare spazio per la giocata vincente. Quando poi gli capita la palla buona, come al 49’, il piede non è educatissimo e l’occasione sfuma. 6,5
LEAO – L’idea di Pioli è quella di accentrare Leao per garantirgli quello spazio che Gasperini gli nega in fascia, ed è grazie a un movimento del genere che al 55’ Rafa sblocca la partita. Un rimpallo fortuito gli fa spiovere un pallone vagante sui piedi al minuto 8, ma il portoghese cincischia e si fa scippare il pallone al momento di concludere. Ha un’altra buona opportunità al 20’, ma anzichè tentare il suo dribbling ferale, prova una conclusione a giro che atterra docile tra le braccia di Musso. Tenta il dribbling per la prima volta al 4’ della ripresa e questo dato fotografa alla perfezione la Gabbia che Gasperini ha costruito per lui. Ma al 55’ non c’è gabbia che tenga, perchè sull’assist di Messias, Rafa parte e si ferma solo quando la palla si accomoda placida in fondo al sacco per il vantaggio milanista. 9
GIROUD – Palomino monta la guardia sul francese e non lo lascia respirare. In chiusura di primo tempo un contrasto al limite dell’area con Djimsiti fa scattare in piedi San Siro: Orsato non concede il rigore e il Var non interviene perchè il contatto c’è ma è fuori area. Sbaglia qualche pallone di troppo tanto da provocare anche qualche mugugno sugli spalti. A inizio ripresa Pioli lo richiama in panca per far spazio a Rebic. 6
REBIC – Entra e il Milan segna, è un caso ovviamente ma il segnale beneaugurante è evidente. Tenta una percussione personale al minuto 84’, generata da un tunnel a Koopmeiners, ma un muro bergamasco gli nega la gioia del 3-0. 6,5
MESSIAS – Vale per il brasiliano lo stesso discorso fatto per Rebic, ma lui è decisivo per davvero perché l’assist per Leao che stappa la partita è proprio del brasiliano. 7
BENNACER – L’infortunio subito nel derby di Coppa Italia sembra averlo un po’ ingolfato ma Isma è sempre luce e fosforo puro. Prezioso nel finale di partita. 6,5
FLORENZI – Quando c’è da chiudere la partita, Alessandro non può mancare. 6
BAKAYOKO – Pioli concede anche Timu la vetrina nel match che potrebbe valere una stagione. 6
PIOLI – La risposta offerta da Pioli alla domanda arrivata pochi istanti prima del calcio d’inizio è emblematica: 120%, quello che si aspetta dalla sua squadra nei 90 minuti più importanti dell’ultimo decennio. E i ragazzi rispondono alla grande. Dopo un primo tempo complicato, ruvido, appiccicoso, ci pensano i due talenti più puri del Milan, Leao e Theo, a decidere il match. Con la partecipazione straordinaria di un Kalulu leggendario, oltre a Tomori, Kessiè, Maignan e via via tutti gli altri. E alla fine è Pioli is on fire. 9
Devi essere loggato per postare un commento Accedi