Analisi
Milan: il caso Rebic
La stagione di Ante Rebic è stata finora tutt’altro che indimenticabile ed il Milan sta risentendo più del dovuto del mancato apporto dell’attaccante croato che negli ultimi due anni era stato preziosissimo per i rossoneri, soprattutto nei gironi di ritorno quando l’ex punta di Fiorentina e Verona si scatenava realizzando gol decisivi, al punto che il club milanista lo aveva prontamente riscattato dall’Eintracht Francoforte, con l’obiettivo di farne un elemento fondamentale anche per l’annata in corso nella quale, però, Rebic è stato pressoché quasi sempre assente.
Cifre
I numeri, infatti, sono espliciti: solamente Kjaer e Ibrahimovic hanno saltato più partite del croato in questa stagione. Rebic ha dato forfait in 17 gare fra campionato e coppe, realizzando appena 3 reti contro le 15 del 2019-20 e le 11 dell’anno scorso. Lo slavo ha accusato diversi guai fisici fra cui una distorsione alla caviglia, una lesione al bicipite femorale, una botta alla stessa caviglia già citata, un affaticamento muscolare e, per concludere, un dolore al ginocchio che gli ha impedito di scendere in campo nel derby di Coppa Italia contro l’Inter martedì sera.
Futuro
Al di là degli infortuni, comunque, l’apporto di Rebic è stato negativo anche quando è stato schierato, al punto che lo stesso Pioli fatica a prenderlo in considerazione, nonostante le prestazioni di Leao siano ottime solamente nella prima ora di gioco. L’impressione è che si sia rotto qualcosa fra il croato ed il tecnico rossonero e non è affatto da escludere che l’attaccante possa essere messo sul mercato in estate, seppure il Milan non potrà chiedere cifre esorbitanti per un giocatore sceso in campo pochissimo. I gol di Rebic servirebbero ai rossoneri, ma per il momento la strada sembra in salita.
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