Analisi
Brutto e vincente: il Milan avanza in coppa, ma qualche problema c’è
Nelle gare di coppa, si sa, l’importante è passare il turno e portare a casa la qualificazione. Il Milan contro il Genoa c’è riuscito, ma ha evidenziato ancora qualche pecca che Pioli dovrà risolvere al più presto per non vanificare il lavoro di una stagione che potrebbe regalare diverse soddisfazioni ai rossoneri. L’avvio di gara contro il grande ex Shevchenko è stato pessimo, il Milan è apparso lento e svogliato, a parte Maignan nessuno nei primi 50-60 minuti raggiungeva la sufficienza e i liguri erano meritatamente avanti.
Approccio
E qui il primo problema: troppe volte la squadra di Pioli incomincia con superficialità alcune gare sulla carta abbordabili, come accaduto anche in campionato contro Venezia, Udinese e Verona, tanto per citare le più “celebri“. Non può essere un caso, è un difetto che il tecnico dovrà analizzare e correggere, perché poi è vero che quando Leao e Theo Hernandez sono in serata e Giroud la butta dentro, le soluzioni si trovano e le toppe si piazzano, ma è altrettanto palese che non si possano iniziare le partite sempre ad handicap, perché prima o poi la giornata storta esce fuori.
Crescita
Proprio dai singoli più talentuosi sono però arrivate le risposte migliori: Leao ha cambiato la partita, Theo Hernandez quando si è sganciato sulla fascia ha pennellato cross a raffica ed anche Brahim Diaz nei tempi supplementari si è scrollato di dosso la timidezza degli ultimi tempi. Nulla di trascendentale per lo spagnolo, ma di certo la strada per tornare quello di inizio stagione è quella giusta. Il Genoa era giunto a San Siro nel caos di un allenatore sulla graticola e di una classifica disastrosa, la Coppa Italia era l’ultimo dei suoi pensieri, ma ciò nonostante il Milan si è fatto spaventare. Suonano i campanelli d’allarme che oggi hanno solo avvisato, domani potrebbero colpire ed affondare i rossoneri.
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