Entra in contatto con noi

Pagelle

Tracollo Milan: segna 3 gol ma perde. Due rossoneri tra i migliori

Pubblicato

il

TATARUSANU – I compagni appoggiano la palla su di lui confidando nel suo rilancio lungo, ma Tata non ha il piede di Maignan e in un paio di occasioni la questione risulta piuttosto evidente. L’errore madornale però Ciprian lo commette al quarto d’ora quando perde la presa su un corner lento e leggibile e consente a Duncan di portare in vantaggio la Fiorentina. Incolpevole in occasione del secondo e terzo gol, sul quarto si fa trovare impreparato. 4 

KALULU – Un paio di anticipi e di chiusure del giovane francese confermano il suo ottimo stato di forma. Intraprendente, sfrontato, coraggioso, Kalulu gioca un ottimo primo tempo. Anche l’inizio di ripresa è incoraggiante, poi Pioli lo tira fuori dalla mischia. 6,5

KJAER – Ringhia sulle caviglie del pericolo pubblico numero 1, il serbo Vlahovic, che però al 18’ lo anticipa di testa sfiorando un gol memorabile. Ingaggia un duello rusticano con il centravanti viola ma si rende protagonista anche di eccellenti palloni lunghi per gli attaccanti rossoneri, tipo quello che manda Leao verso la porta avversaria o il cross millimetrico per la testa di Ibra in chiusura di primo tempo. Al 95’ prova anche a segnare di testa. Uno dei pochissimi, insieme a Leao, a non demeritare a Firenze. 7 

GABBIA – In questo inizio di stagione ha visto poco il campo ed è normale che poi, quando è chiamato in causa, paghi dazio: gravissima ad esempio l’indecisione in occasione del gol di Duncan. Si fa gabbare in malo modo al 60’ da Vlahovic che timbra la terza rete per la Fiorentina. Male male. 4 

HERNANDEZ – Una sua uscita fuori tempo al 13’ mette in moto il contropiede pericoloso della Fiorentina, a seguito del quale arriva il trittico di corner viola che portano al vantaggio segnato da Duncan. È il segnale che il Theo di Firenze non è quello scintillante visto tante volte. Nel primo tempo si autoemargina sulla fascia sinistra senza rendersi mai pericoloso. Nella ripresa ha il merito di destarsi ed è proprio il mancino francese ad offrire a Ibra il pallone del 3-2, ma è un fuoco di paglia e la versione negativa di Hernandez si ripalesa al minuto 85’ quando perde palla in uscita e regala il quarto gol alla Fiorentina. Farà anche buone cose nella metà campo offensiva ma se poi rovina tutto in difesa diventa inutile. Nel finale uno scatto di nervi gratuito gli vale un giallo. 4,5

TONALI – Straordinario il lancio di 50 metri per Leao al 6’ ma fa sentire il proprio peso anche vicino alla porta avversaria. È infatti lui ad impegnare per primo Terracciano al 20’ con una conclusione dal limite. Gioca una partita di grande solidità confermando il suo buon momento di forma, ma senza slanci indimenticabili. 6,5

KESSIÈ – La contemporanea assenza di Romagnoli e Calabria consegna, per numero di presenze con la maglia del Milan, la fascia di capitano al Presidente. Dopo Donnarumma, Franck è il secondo calciatore in scadenza di contratto che assume un ruolo così prestigioso. Inizia in maniera timida, poi già nella seconda metà del primo tempo inizia a proporsi con maggiore frequenza ed anche incisività. Nella ripresa poi si eclissa nuovamente, di sicuro siamo molto lontani dal Kessiè prepotente visto la scorsa stagione. 6

SAELEMAEKERS – Inizia bene poi si smarrisce uscendo inspiegabilmente di scena. Pioli se ne accorge e lo richiama in panchina. 5

BRAHIM DIAZ – Sembra ancora molto lontano dalla versione de luxe ammirata nella prima parte di stagione. Impapabile, inconsistente, praticamente invisibile. Al 55’ Pioli lo sostituisce. 4,5

LEAO – Tonali lo lancia in profondità al 6’ ma Rafa non gestisce al meglio il pallone e l’occasione ghiotta per il Milan sfuma. Si accende improvvisamente al 21’ quando si porta a spasso l’intera difesa viola e poi scaraventa un gran tiro dal limite che costringe Terracciano all’intervento spettacolare. Troppo lezioso al 28’ quando anzichè calciare in porta tenta l’ennesimo dribbling in area e finisce per perdere palla. Cerca di rifarsi dopo un minuto e stavolta il portiere viola dice no ad un suo destro destinato all’angolino basso. Ed è ancora Rafa a presentarsi solo in area, ben lanciato da Kjaer, ma Igor riesce a stopparlo. In avvio di secondo tempo indossa anche i panni di assistman per Ibra che però spreca, poi ci riprova con il tiraggiro dal limite, che però sorvola la traversa. Almeno fino al momento in cui si sveglia Ibra, l’attacco rossonero poggia solo sulle spalle di Leao che poi si arrende in preda di crampi a 10 minuti dalla fine. 7

IBRAHIMOVIC – Segna un bel gol in avvio di match al culmine di una ripartenza fulminante, ma da posizione di fuorigioco. Poi però si limita ad agitare le braccia nei confronti dei compagni, a farsi pescare in fuorigioco, a tentare colpi di tacco improbabili e a perdere palloni. Inspiegabile il gol divorato al 41’ di testa su cross pennellato di Kjaer. A inizio ripresa ha un’altra ottima opportunità sul sinistro, ma ancora una volta il pallone finisce a lato. Dopo un’ora di nulla cosmico prova a scuotere la sua squadra segnando il gol del 3-1 al 61’ e anche il raddoppio dopo 5 minuti su assist di Theo, riaprendo una partita che sembrava irrimediabilmente chiusa e gasando il Milan. Mette il timbro anche sul terzo gol rossonero allo scadere, ma non evita la sconfitta. Il voto finale è una media tra il 4 del primo tempo e l’8 della ripresa. 6

GIROUD – Fatica a trovare un canale di comunicazione con Ibra. Il suo ingresso in campo getta nel panico la difesa della Fiorentina, ma dura poco e alla fine il francese non incide. 5,5

FLORENZI – Non pervenuto. 5,5

MESSIAS – È animato da grande volontà ma forse troppa e infatti spesso si abbandona a iniziative personali che sfociano nel nulla. 5

BENNACER – Nei 20 minuti finali del match Pioli si affida alle geometrie dell’algerino, ma è troppo tardi. 6

KRUNIC – s.v.

PIOLI – Quando sembrava tutto andare per il verso giusto sul fronte del recupero degli infortunati, ecco Rebic e Tomori marcare visita e costringere Pioli all’ennesimo rebus da risolvere. Il match inizia male con il doppio incredibile errore confezionato da Tata e Gabbia che consegna il vantaggio ai viola. Poi il Milan reagisce e crea numerose palle gol, ma Ibra e Brahim Diaz in giornata no complicano i piani rossoneri. E alla fine del primo tempo arriva anche l’eurogol di Saponara a complicare ulteriormente i piani di Pioli. Nella ripresa, dopo il terzo gol firmato da Vlahovic dopo l’ennesima toppa di Gabbia, riapre la partita grazie ai cambi e al risveglio di Ibrahimovic, ma la magia dura poco e un’altra castroneria di Theo Hernandez regala il quarto gol alla Fiorentina che chiude in bruttezza la partita del Milan. 5

Clicca per commentare

Devi essere loggato per postare un commento Accedi

Lascia un commento