Analisi
Il Milan e Kessie sono lontanissimi su tutti i fronti
Su Kessie, come è noto, pende un rinnovo di contratto ancora non firmato (l’accordo col Milan scade a giugno) ed una situazione che si sta facendo via via sempre più pesante
Nel Milan di inizio stagione che ha vinto 5 partite su 6 in campionato ed ha ben impressionato in Coppa dei Campioni nonostante le due sconfitte contro Liverpool ed Altetico Madrid, uno dei pochi crucci di Stefano Pioli è legato al rendimento di Franck Kessie che è nettamente al di sotto delle aspettative e non certo in linea con le prestazioni della scorsa stagione quando il centrocampista ivoriano è risultato uno dei migliori elementi della squadra, rigorista infallibile e leader dello spogliatoio, fra i grandi protagonisti del secondo posto in serie A ottenuto a fine campionato.
Problemi
Su Kessie, come è noto, pende un rinnovo di contratto ancora non firmato (l’accordo col Milan scade a giugno) ed una situazione che si sta facendo via via sempre più pesante, soprattutto dopo le dichiarazioni dello scorso luglio da parte dello stesso calciatore che mentre era a Tokyo per disputare le Olimpiadi con la sua nazionale affermò che una volta tornato in Italia avrebbe sistemato ogni cosa col Milan e che i tifosi, sul fronte contratto, avrebbero potuto dormire sonni tranquilli perché lui è uomo di parola. Appunto, finora da Kessie verso il Milan sono arrivate solo parole.
Rendimento
In questo inizio di stagione, poi, il centrocampista africano ha fornito prestazioni scadenti, apparendo lento, involuto e nervoso, aggiungendo a ciò pure il calcio di rigore fallito contro la Lazio lo scorso 12 settembre e la sanguinosa espulsione rimediata martedì scorso con l’Atletico Madrid che ha fortemente condizionato la gara degli uomini di Pioli. Difficile capire dove sia il confine tra il nervosismo di Kessie ed una forma atletica ancora precaria, difficile dire quale delle due condizioni influenzi più sull’altra, di sicuro c’è solo che per il momento il giocatore è del tutto sfasato.
Soluzioni
Detto che il rinnovo di contratto è in alto mare e che le possibilità che a questo punto Kessie firmi sono del 10% al massimo, è bene che le parti si ritrovino attorno ad un tavolo per chiudere almeno questa stagione con un accordo “morale” che soddisfi tutti: il calciatore, il suo procuratore, la dirigenza milanista e, perché no, anche Stefano Pioli dovrebbero incontrarsi e chiarirsi. Va bene il mancato rinnovo e l’addio a parametro zero a giugno, ma che sia detto chiaramente, così da permettere al centrocampista di svuotare la mente, giocare sereno e tornare sui livelli che al Milan tutti aspettano.
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