Analisi
Milan: la rabbia e i record di Ibrahimovic
MILANO – Il prossimo 3 ottobre compirà 40 anni, ma Zlatan Ibrahimovic non ha alcuna intenzione di lasciare, anzi, raddoppia. Quella che dovrebbe essere l’ultima stagione della carriera, potrebbe consegnare allo svedese la gloria, inserirlo nella leggenda e, soprattutto, regalare al Milan quei successi che mancano da tanto, troppo tempo, oltre a portare al fuoriclasse scandinavo qualche altro record che lo conduca ancor di più nell’olimpo del calcio. Insomma, nonostante l’età, Ibrahimovic ha intenzioni serie e nessuna voglia di mollare.
Obiettivi
Del resto, i traguardi personali e quelli della squadra possono benissimo coincidere, perché se lo svedese cerca gol i gol fanno comodo al Milan e se il Milan vuole vincere ha bisogno anche delle marcature di Ibrahimovic. Il campione rossonero non vuole chiudere la carriera senza brindare con un successo al suo ultimo anno, per cui la voglia e la rabbia del centravanti nel portare la squadra a competere per lo scudetto, a fare più strada possibile in Europa e a vincere la Coppa Italia subiranno lo sforzo massimo, forse anche più delle due ultime annate. E poi ci sono i primati personali che, come detto, potranno aiutare anche il Milan.
Record
Tanto per cominciare, Ibrahimovic vorrebbe battere il record che attualmente appartiene a Francesco Totti, ovvero diventare il calciatore più anziano a segnare in Coppa dei Campioni, motivo per cui decuplicherà i suoi sforzi per trovare la via del gol nelle sfide europee. Inoltre, occhio anche alle statistiche con il Milan: lo svedese ha disputato 132 partite con la maglia rossonera, è al 121.mo posto di tutti i tempi e punta ad entrare nei primi 100 con altre 17 apparizioni. Infine, i gol: ad oggi le marcature milaniste sono 84 e Ibrahimovic è in 15.ma posizione nella graduatoria generale e con ulteriori 18 reti finirebbe fra i primi 10. Ambizioni e motivazioni, insomma, sembrano proprio non mancare a nessuno.
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