Analisi
Milan-Pellegri: talento e rischi
MILANO – Pietro Pellegri è un nuovo giocatore del Milan, preso dai rossoneri per affiancare gli esperti Ibrahimovic e Giroud al centro dell’attacco di Stefano Pioli. Il nome di Pellegri nel mondo del calcio gira da 4-5 anni e fa sembrare il calciatore già maturo, quando invece l’ex genoano è nato il 17 marzo 2001 ed ha dunque appena 20 anni e mezzo, pur essendo già sulla breccia dal 2016 quando esordì ad appena 15 anni in serie A nella sfida tra Torino e Genoa, siglando poi l’anno successivo una doppietta contro la Lazio che lo ha collocato come più giovane marcatore della serie A a realizzare 2 reti nella stessa partita.
Numeri
Un predestinato, dunque, termine particolarmente abusato negli ultimi tempi ma che a Pellegri sembrava calzare a pennello: giovane (anzi, giovanissimo), prestante fisicamente, cattivo sotto porta, ma anche ragazzo serio e con la testa sulle spalle. Insomma, cosa volere di più da un bambino cresciuto e che pareva possedere tutti i mezzi per sfondare e diventare, ad esempio, a breve il centravanti della Nazionale? Il Monaco lo acquista dal Genoa nell’inverno del 2018 per 31 milioni, ma da allora di Pellegri si perdono le tracce: 33 presenze e 5 reti in 3 anni e mezzo fra campionato e coppe.
Fisico
Il centravanti scompare dai radar, qualcuno inizia a chiedersi: “Ma che fine ha fatto quell’attaccante del Genoa che sembrava tanto forte?“. Poi quasi nessuno se ne ricorda più e Pellegri colleziona visite e passaggi in infermeria a Montecarlo, perché fra pubalgia ed altri guai muscolari non riesce quasi più a giocare, si allena poco e quando lo fa sente dolore. Solo nell’ultima stagione (in cui colleziona 16 presenze ed un gol) è apparso in ripresa ed anche durante il ritiro estivo col Monaco non ha riscontrato problemi o dolori, motivo per cui il Milan, pur con qualche riserva, ha investito su di lui.
Rischi
Eppure le perplessità non mancano: Pellegri non si può certo discutere dal punto di vista tecnico o caratteriale: centravanti dalle grandi doti e ragazzo esemplare, lo abbiamo già detto, ma con tanti ostacoli fisici che ne hanno minato il rendimento negli anni, rallentandone anche il percorso di crescita e di maturazione, oltre che penalizzandolo nei numeri e nelle certezze. Il Milan ha fatto i suoi calcoli e le sue valutazioni, il prezzo (1 milione per il prestito, 6 per il riscatto) è conveniente, la speranza che l’ex bambino prodigio torni finalmente protagonista indiscusso della scena.
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