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Il Milan inizia di corsa con i primi tre punti del campionato: delude solo un rossonero

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MAIGNAN – Al 5’ minuto inventa un lancio di 60 metri che mette Leao solo davanti al portiere avversario. Dopo 3 minuti si ripete: il lancio di sinistro stavolta pesca Calabria che offre e Brahim Diaz il gol del vantaggio rossonero. Forse il trequartista l’abbiamo già in casa. Al 17’ però viene chiamato in causa da Gabbiadini e sfoggia le sue doti da portiere deviando una punizione sulla traversa. Sul successivo corner compie una parata su Colley che sarebbe stata la più bella del decennio, ma il giocatore doriano è in offside e annulla il prodigio di SuperMike. Bravissimo a inizio ripresa a sventare un’occasione di Gabbiadini innescato da una sciocchezza epocale di Theo. 7 

CALABRIA – Battezza la fascia di capitano con l’assist del primo gol rossonero firmato Brahim Diaz. La maturità raggiunta da Davidino si manifesta anche nella sicurezza con cui tenta la conclusione di sinistro dal limite che costringe Audero al grande intervento al 60’. 6,5 

KJAER – Attento, preciso, senza sbavature, ormai il centrale danese è diventato una sicurezza per il reparto arretrato del Milan. 6,5

TOMORI – Imperioso e imperiale: il dominatore dell’area di rigore rossonera. Anestetizza le velleità di Quagliarella e Gabbiadini anche se qualche rischio lì dietro il Milan lo corre. 6,5 

HERNANDEZ – Candreva lo salta con troppa facilità al 12’ ed è un miracolo che il cross basso dell’esterno basso doriano non venga tramutato in gol da Damsgaard. Non sembra concentrato a dovere ed infatti Pioli lo riprende spesso, Theo può e deve fare la differenza in ben altra maniera. Ci prova con una sassata dal limite al 25’ ma Audero sventa. Nella ripresa però il mancino rossonero rievoca la peggiore versione di se stesso: al 51’ si accartoccia sul pallone a regala a Gabbiadini la palla del pareggio. Per sua fortuna Maignan ci mette una pezza. 5

KRUNIC – Si ritrova sul destro un pallone solo da spingere in porta dopo una respinta corta di Audero al 25’, ma il bosniaco sciupa tutto sparacchiando fuori da due passi. Lotta sempre con il coltello tra i denti e alla fine porta a casa la pagnotta anche lui. 6

TONALI – Gli occhi di tutti gli osservatori sono puntati su di lui, l’uomo atteso al salto di qualità definitivo dopo una stagione in rossonero con più bassi che alti. Rimedia subito un paio di calcioni ma sembra decisamente più intraprendente rispetto al giocatore timido visto l’anno scorso. A inizio ripresa tenta anche la conclusione a rete, ma Leao gli rimpalla il tiro. Grave però l’errore in ripartenza 4 contro 3 al 52’ che avrebbe potuto chiudere il match. Da lì Sandro si innervosisce e, complice anche la stanchezza, inizia a sbagliare qualche pallone di troppo. 6

SAELEMAEKERS – Attivissimo, il trottolino amoroso della compagine rossonera. Gioca tantissimi palloni, una continua iniezione di vitalità alla manovra del Milan. Nella ripresa cala di intensità e precisione. 6

BRAHIM DIAZ – Tocca il primo pallone al 9’, non è nemmeno un granchè, però quel destro infido si infila molle molle in fondo al sacco doriano. Da quel momento entra in partita e gioca con maggiore verve. Non inventa mai la giocata che accende lo stadio, ma il gol segnato in apertura basta e avanzi a regalargli una sufficienza abbondante. 6,5

LEAO – Scappa alle spalle della difesa doriana al minuto 5’ e stampa un sinistro poderoso che Audero deve deviare con un miracolo. Il portoghese sembra ispirato, stimolato dalle parole incoraggianti di mister Pioli nella conferenza stampa prepartita: la giocata al quarto d’ora meriterebbe miglior fortuna ma sfuma a lato di un soffio. Gioca un primo tempo brillante, poi cala nella ripresa fino alla sostituzione con Rebic. 6,5

GIROUD – Preziosissimo nella gestione di una quantità industriale di palloni nella metà campo offensiva del Milan. Più attento a cercare la giocata per i compagni che a trovare la conclusione verso la porta avversaria. Quando gli capita la palla buona, al 40’, si produce in un controllo eccellente e una conclusione velenosa che costringe Audero al grande intervento. Nella ripresa fa a sportellate con i centrali doriani e quando gli arriva la palla giusta, è Bereszynski a togliergli la gioia dell’inzuccata vincente. 6,5

REBIC – Entra nel momento peggiore del Milan, ma comunque riesce a sfiorare il gol al 93’. 6

BENNACER – Pioli ricorre all’algerino per congelare il pallone negli ultimi 20 minuti. Al 78’, con quel sinistro delicato, Ismail pesca Giroud in area, anticipato di un soffio al momento di incornare a rete. Nel finale però anche Bennacer si macchia di un paio di errori di leggerezza che potrebbero rivelarsi fatali. Per fortuna del Milan, Maignan non paga dazio. 6

FLORENZI – s.v.

ROMAGNOLI – s.v.

PIOLI – Sorpreso dalla fisicità iniziale della Samp, il Milan prova a rallentare e ragionare e con la calma dei forti riesce anche a portarsi in vantaggio. Poi, colpa del solito eccesso di sicurezza e un’eccessiva superficialità nelle giocate, i rossoneri non riescono a chiudere il match e, dopo averlo dominato in lungo e in largo per 80 minuti, si ritrovano a dover lottare con ferocemente fino al 94’ per conquistare i tre punti. Farà discutere la consueta scelta conservativa di mister Pioli che finisce con una difesa a 5. Alla fine i tre punti preziosi arrivano ma a Milanello si dovrà lavorare tanto sulla concretezza in avanti e sulla capacità di chiudere prima le partite. 6,5

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