Analisi
Real Madrid-Milan: Pioli può sorridere ancora
MILANO – Il Milan torna da Klagenfurt (Austria) rinfrancato e soddisfatto dopo lo 0-0 contro il Real Madrid del grande ex Carlo Ancelotti, bloccato dalla formazione rossonera, apparsa in ottima condizione, con una bella intelaiatura di gioco, senza timore reverenziale e con parecchi singoli capaci di dimostrare valori e idee al cospetto di un avversario sulla carta più forte. Dopo le sfide contro Nizza e Valencia, dunque, Stefano Pioli può dirsi contento perché la sua squadra regge in difesa ed è propositiva in attacco, anche se contro il Real Madrid di occasioni non ne ha create moltissime.
Chi sale
L’asse Theo Hernandez-Giroud, però, sembra funzionare perché il terzino spinge e affonda sulla fascia rifornendo di cross l’ariete suo connazionale, col risultato che il Milan avrà tante possibilità aeree, forse più delle ultime stagioni. Molto bene anche Brahim Diaz, Maignan che ha parato pure un calcio di rigore a Bale, così come note positive sono arrivate da Calabria (sempre più a suo agio nel suo ruolo di leader) e da Tonali che finalmente sembra essersi scrollato di dosso emozione e soggezione dell’anno scorso per sfoderare quelle qualità che avevano convinto i rossoneri ad investire su di lui.
Chi scende
Ha come sempre vagato per il campo Leao, stavolta posizionato sulla fascia sinistra come più gli piace, ma troppo confusionario e svagato, segno che per il portoghese non è ancora arrivato il momento della tanto sospirata svolta. In ritardo di condizione è poi apparso Rebic, con la giustificazione del recente rientro dopo il riposo post Europei, ma che nella prossima stagione dovrà garantire maggior continuità rispetto agli ultimi due anni. In attesa della sfida di sabato contro il Panathinaikos (ultimo impegno prima dell’inizio di campionato), comunque, Pioli può dirsi soddisfatto di una squadra sempre più solida.
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