Entra in contatto con noi

Analisi

Milan: in tre per il salto di qualità definitivo

Pubblicato

il

MILANO – Il nuovo Milan prenderà forma nelle prossime settimane e la dirigenza rossonera è intenzionata a fornire a Stefano Pioli un organico rinforzato rispetto alla scorsa stagione, nonostante gli addii di Donnarumma e Calhanoglu, e nonostante anche le rivali potenzieranno le proprie rose. Il gruppo milanista non verrà smembrato o rivoluzionato, anche perché il più grande merito di Pioli è stato proprio quello di costruire un’unità ed una compattezza straordinaria all’interno dello spogliatoio, col risultato che il Milan è stato campione d’inverno ed ha chiuso il campionato al secondo posto.

Traguardi

L’obiettivo sarà naturalmente quello di consolidare una delle 4 posizioni che portano in Coppa dei Campioni, oltre a fare più strada possibile in Coppa Italia e ben figurare in Europa. Per riuscirci, i rossoneri dovranno mantenere la stessa umiltà dell’annata 2020-2021 e migliorare quegli aspetti che sono mancati, oltre ovviamente a maturare una maggior esperienza per quello che, numeri alla mano, è l’organico più giovane della serie A. Non pochi sono infatti i ragazzi che per la prima volta si affacceranno alla più grande manifestazione continentale, oltre a giocarsi pure il campionato.

Miglioramenti

E tre di questi elementi dovranno fornire a Pioli il definitivo salto di qualità che li confermi nel grande calcio: uno è Sandro Tonali, autore di una stagione con molti bassi e pochi alti, apparso timido e mai in grado di prendersi il centrocampo sulle spalle. Dal ragazzo classe 2000, che il Milan riscatterà dal Brescia, Pioli si attende più coraggio e una maggior capacità di incidere in campo, caratteristiche che il centrocampista possiede ma che non ha ancora mostrato. Tonali non sarà titolare, ma potrà conquistarsi il posto a suon di prestazioni che finora in rossonero non si sono viste.

Esplosione

E la prossima potrebbe essere anche la stagione della consacrazione per Brahim Diaz che il Milan sta per riscattare dal Real Madrid. Il fantasista spagnolo ha faticato nella prima parte dello scorso anno per poi crescere alla distanza e risultare uno dei migliori dell’ultimo mese di campionato. Con un anno in più di esperienza, di conoscenza del calcio e della lingua italiana, e con la possibilità di essere titolare dopo la partenza di Calhanoglu, diventando titolare (quasi inamovibile) della squadra e possibile riferimento tecnico per l’attacco milanista.

Ultima chiamata

Infine, il solito Rafael Leao: dopo i primi due anni a fasi alterne in cui la discontinuità è stata la principale caratteristica del portoghese, autore di giocate eccezionali (il gol a Benevento dello scorso gennaio, ad esempio) e prestazioni talmente abuliche da far infuriare tecnico e tifosi. Alla sua terza stagione italiana, l’attaccante lusitano dovrà decidere se crescere o restare un calciatore vero solo in potenza: dovrà garantire corsa e qualche gol in più, senza andare a sprazzi ma consentendo al tecnico di potersi fidare di lui. Se tutto andrà a posto, il Milan potrà realmente salire ancora di livello.

Clicca per commentare

Devi essere loggato per postare un commento Accedi

Lascia un commento