Analisi
Milan: i terzini per Pioli
MILANO – Il Milan lavora alacremente per rinforzare l’organico della stagione 2021-2022, quando la squadra di Stefano Pioli sarà chiamata a crescere e a migliorare dopo il secondo posto ottenuto nell’ultimo campionato e quando, soprattutto, i rossoneri si ritroveranno in Coppa dei Campioni dopo oltre 7 anni dall’ultima volta. I dirigenti Maldini e Massara sono chiamati a potenziare la rosa milanista senza eccessi economici ma con il chiaro intento di rendere la squadra ancora più forte, provando a ripetere i colpi riusciti con Theo Hernandez e Bennacer, tanto per citare due dei più celebri.
Corsie laterali
Uno dei reparti da puntellare è quello relativo ai terzini, ruolo che nel gioco di Pioli si è rivelato fondamentale. Sui titolari non ci saranno dubbi neanche l’anno prossimo: a sinistra ci sarà Hernandez, a destra Calabria, mentre qualche perplessità in più destano le rispettive riserve, quelle alternative che nell’ultima stagione hanno spesso deluso le attese. A sostituire i padroni del posto, infatti, ha agito quasi sempre Dalot (adattabile su ambo le fasce), qualche volta Kalulu, quasi mai Andrea Conti che a gennaio è finito in prestito al Parma e che tornerà in estate a Milanello ma solo di passaggio.
Obiettivi
La dirigenza milanista vorrebbe presentare a Pioli due alternative, una a destra e una sinistra. Contatti frequenti ci sono con l’entourage di Firpo, talento del Barcellona, così come con quello di Hysaj che è in uscita dal Napoli dopo la scadenza del suo contratto coi partenopei, ma negli ultimi giorni Maldini e Massara intrattengono colloqui fitti anche con il Manchester United per ottenere nuovamente Dalot che non ha convinto pienamente, ma che nelle ultime settimane di campionato è sembrato più attento e propositivo, al punto che il Milan potrebbe seriamente pensare di riportarlo in rossonero.
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