Analisi
Milan: la presenza ingombrante alle spalle di Pioli
MILANO – Il presente del Milan non è più roseo come ad inizio stagione quando i rossoneri erano in testa al campionato ed il quarto posto della formazione rossonera è oggi più a rischio che mai e da conquistare nelle ultime giornate con un calendario tutt’altro che abbordabile. E se la qualificazione in Coppa dei Campioni non è più sicura come sembrava, anche la posizione di Stefano Pioli inizia a scricchiolare, perché il tecnico sta mostrando quei limiti di tenuta caratteriale che gli sono “riconosciuti” dai tempi in cui allenava Lazio, Inter e Fiorentina.
Conferma
Dai piani alti del club non sembrano esserci dubbi sulla conferma di Pioli anche per la prossima stagione, sia perché l’allenatore gode della fiducia della dirigenza che tanto ne ha chiesto il rinnovo di contratto l’anno scorso e sia perché questo non sembra davvero il momento adatto per mettere in discussione la posizione del tecnico. Qualche perplessità, però, comincia ad averla anche il Milan, soprattutto perché l’intento della società è quello di crescere ancora ed i rossoneri nel giro di un paio d’anni dovranno assolutamente tornare competitivi per il vertice, almeno in Italia.
Minaccia
Ed ecco che, soprattutto in caso di fallimento dell’obiettivo quarto posto, sulla panchina del Milan potrebbe arrivare Maurizio Sarri, un’idea che lentamente potrebbe stuzzicare i dirigenti milanisti qualora Pioli non convincesse più i vertici di Milanello. A pensarci bene, in questo momento storico il tecnico toscano potrebbe essere perfetto per il rilancio rossonero perché è un allenatore che sa costruire ottimi gruppi, dando loro un’identità ben precisa ed un gioco riconoscibile. Non è un cannibale di vittorie come Allegri o Conte, ma neanche il Milan in questo momento ha ambizioni così alte.
Possibilità
Premesso che l’idea legata ad un altro allenatore verrà presa in considerazione soltanto in caso di fallimento stagionale (e neanche è detto), Sarri sembra il nome più papabile per la panchina rossonera, soprattutto dopo la scelta della Roma di affidarsi a José Mourinho anziché allo stesso ex allenatore del Napoli che pareva ormai diretto verso Trigoria. L’idea di rilanciarsi in serie A e la voglia di allenare in un’altra piazza prestigiosa come Milano, potrebbero convincere Sarri ad accettare un’eventuale chiamata del Milan, anche se, ad onor del vero, il popolo milanista è oggi unito e concentrato accanto a Pioli e a quel quarto posto vitale per un club a caccia del definitivo rilancio.
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