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Analisi

Milan: la grana dei rientri estivi

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MILANO – Nell’ambiente milanista si inizia già a parlare del calciomercato estivo e del necessario rafforzamento dell’organico, specie se a fine anno dovesse arrivare la tanto sospirata qualificazione alla Coppa dei Campioni. Del resto, sia Maldini che Massara (sotto la supervisione di Gazidis) stanno lavorando per capire come operare al meglio il prossimo luglio quando il Milan sarà chiamato a compiere quel salto di qualità che possa riportarlo stabilmente nella lotta scudetto, non più come sorpresa ma come solida realtà del campionato.

Ritorni

Ma, parallelamente alla campagna acquisti in entrata, la dirigenza rossonera dovrà fare i conti anche con alcuni elementi di rientro a Milanello, che difficilmente faranno parte del progetto tecnico di Pioli, ma che piazzare altrove non sarà affatto semplice. Parliamo di Andrea Conti, prestato al Parma e che in caso di retrocessione in serie B degli emiliani verrà rispedito a Milano, di Diego Laxalt (che il Celtic fa giocare poco e niente, col riscatto lontanissimo) e di Mattia Caldara, perennemente acciaccato e praticamente mai utilizzato da Gasperini all’Atalanta.

Intoppi

Il Milan se li ritroverà certamente in ritiro e reperire per loro una nuova sistemazione sarà un grattacapo non certo di poco conto per i dirigenti milanisti. Prendiamo l’esempio di Caldara che nelle ultime tre stagioni ha messo assieme appena 20 presenze: chi mai potrebbe spendere soldi per il difensore di proprietà del Milan? Un affare, quello con la Juventus che riportò Bonucci a Torino e spedì in rossonero Caldara e Higuain, che a Milanello hanno pagato, stanno pagando e rischiano di continuare ancora a pagare carissimo, considerando che i soldi spesi per il difensore attualmente a Bergamo non rivedranno mai più.

Prestiti

Difficile anche piazzare Laxalt, le cui prestazioni in Scozia sono tutt’altro che indimenticabili, al punto che il Celtic gli ha già prenotato un viaggio di sola andata per l’Italia il prossimo 1 luglio. Più possibilità per Conti che a Parma sta giocando discretamente, anche se appare complicata un’operazione a titolo definitivo, mentre più plausibile potrebbe essere un nuovo prestito. Infine, occhio anche alla situazione di Lorenzo Colombo che a gennaio si è trasferito temporaneamente in serie B alla Cremonese dove però sta trovando pochissimo spazio, chiuso dal navigato Daniel Ciofani che si è ripreso il posto da titolare a suon di gol (8 nelle ultime 10 giornate) lasciando il giovanotto ad ammuffire in panchina proprio come al Milan.

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