Analisi
Verona-Milan: i gol di Pioli
MILANO – Come spesso accaduto quest’anno, nel momento peggiore il Milan rialza la testa e rispedisce al mittente le critiche piovutegli addosso in una settimana che ha visto i rossoneri prima dominare e vincere a Roma, poi balbettare e raccattare un misero pareggio in casa contro l’Udinese. E poi ecco la domenica di Verona, partita con presagi di sventura e con assenze a grappoli per la squadra di Pioli (Bennacer, Calhanoglu, Ibrahimovic, Mandzukic, Rebic, Tonali e per ultimo pure Theo Hernandez) e tramutatasi invece in una delle migliori prestazioni stagionali della compagine milanista.
Meriti
E tanti complimenti vanno proprio al tecnico rossonero che contro l’ottimo Verona di Juric ha dovuto fare di necessità virtù ed ha restituito al suo gruppo la stessa carica e la stessa compattezza viste nel girone d’andata quando il Milan vinceva a raffica in barba pure alle assenze. Pioli ha motivato i suoi calciatori dopo lo scialbo 1-1 con l’Udinese, ma allo stesso tempo li ha coccolati e nell’arco dei 90 minuti della sfida del Bentegodi ha guidato la sua squadra con la calma e la dolcezza di un papà che preferisce il dialogo alle sberle, la comprensione alla rigidità.
Singoli
Una gestione che ha ricaricato il Milan, bravissimo a rispondere sul campo e a mettere sotto un avversario come il Verona che è squadra vera, solida e in grado di fermare la Juventus solamente 8 giorni prima di soccombere contro i rossoneri. E che dire dei due gol vittoria? Che siano arrivati da Krunic e Dalot, ovvero da due dei più criticati dell’ultimo periodo, forse è un caso o forse no, ma certamente è l’emblema di un gruppo che nelle difficoltà si esalta, che quando sembra in crisi scaccia le paure come si fa con le mosche e che, nonostante tutto, è ancora lì e non vuole mollare nulla.
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