Analisi
Milan: quante spine per Pioli
MILANO – Il Milan contro l’Udinese raccoglie un punto al minuto 96 che non aiuta la classifica e destabilizza l’ambiente rossonero che nel 2021 prosegue il suo viaggio sulle montagne russe, passando dalle due atroci settimane contro Spezia ed Inter alla spavalda prestazione di Roma fino alla scialba gara con i friulani in cui la formazione di Pioli è stata confusionaria e poco pericolosa in attacco dove Rebic e Leao si sono fatti notare più per la loro indolenza che per la loro effettiva incidenza sottoporta. E se ora il primo posto si allontana, anche la distanza dal quinto inizia a scricchiolare.
Problemi
Il primo punto che Pioli è costretto ad analizzare è quello relativo alle assenze: nella prima parte di stagione i rossoneri sono riusciti a sopperire alle tante mancanze per infortuni, squalifiche e Covid, ma ora inizia a soffrirle e i guai aumentano: regalare all’Udinese Ibrahimovic, Calhanoglu, Mandzukic, Bennacer e a gara in corso pure Tonali, è stato veramente troppo, soprattutto perché i sostituti non hanno inciso più di tanto, a cominciare da Leao (più irritante che mai) che non ha numeri, caratteristiche e DNA da centravanti, motivo per cui al Milan è mancata tanta presenza in area.
Errori
Anche il tecnico, però, ha le sue colpe: al di là di schierare lo stesso Leao (unica alternativa in attacco viste le assenze), infatti, la formazione anti Udinese non ha convinto: il guizzante Saelemaekers visto a Roma meritava la conferma, soprattutto perché Castillejo non ha combinato nulla di buono, ed anche i cambi non sono sembrati soddisfacenti, in quanto Meité ha deluso come al solito (probabilmente avrebbe avuto più senso inserire Krunic) ed Hauge (classica mossa della disperazione) ha fatto capire a tutti il perché della sua esclusione dalla lista UEFA.
Futuro
Il Milan, riposto nel cassetto il sogno scudetto al 90-95% e considerando le oggettive difficoltà di passare il turno di coppa contro il Manchester United, deve adesso concentrarsi sulla lotta per la qualificazione in Coppa dei Campioni con la Juventus, il Napoli, l’Atalanta e le due romane, perché se è vero che i rossoneri sono in una posizione di vantaggio, è altrettanto palese che col ruolino di marcia del 2021 la squadra di Pioli rischia di essere risucchiata dalle rivali e vanificare lo splendido lavoro iniziato 14 mesi fa.
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