Pagelle
Il Milan crolla contro l’Atalanta, ma conquista il primo traguardo stagionale
DONNARUMMA – Sperava in un inizio più tranquillo invece l’Atalanta parte lancia in resta, spinge tantissimo e crea diverse occasioni. Al 16’ ci pensa Gigio a dire no ad una gran botta di Hateboer da 3 metri, è bravo poi anche a disinnescare Ilicic su calcio di punizione dal limite, ma al 26’ non può nulla contro Romero che gli sbuca davanti e lo trafigge di testa. Nella ripresa è costretto ad arrendersi ancora un paio di volte, ma senza particolari colpe. 6
CALABRIA – L’ottimo stato di forma del difensore rossonero è fotografato da un paio di azioni nei primi 7 minuti di gioco in cui sradica letteralmente il pallone dai piedi di Zapata. Il colombiano però è un osso duro da affrontare e infatti nell’azione seguente è lui a spuntarla, per fortuna Kjaer ci mette una pezza. Perfetto nella chiusura di testa al 25’. Il duello con Gosens è aspro, ma Calabria malgrado le difficoltà dell’intera squadra tiene botta. Alla fine prova anche a spingere ma la partita è ormai segnata. 6
KJAER – Prezioso come sempre, chiamato a tamponare tutte le falle che si aprono nella difesa del Milan. Nella ripresa la squadra cede di fronte alla pressione asfissiante dell’Atalanta, ma il centrale danese è uno dei pochi a tenere la rotta. 6
KALULU – Inizialmente infonde serenità e stupisce per tranquillità e sicurezza. Al 16’ resta in piedi malgrado le ripetute finte di Ilicic e alla fine gli scippa letteralmente il pallone. Si ripete dopo 2 minuti ancora sul talento sloveno. Però ancora una volta cade nell’ingenuità figlia della giovane età quando si lascia infilare alle spalle da Romero che buca Donnarumma per il vantaggio atalantino che probabilmente decide la partita. 5,5
HERNANDEZ – Subito incisivo nella metà campo avversaria, ma dura poco perchè poi l’Atalanta prende campo e costringe tutto il Milan nella propria metà campo. Alla mezz’ora, su azione di calcio d’angolo a favore, sbaglia nella gestione del pallone e agevola una ripartenza pericolosa dei nerazzurri. Hateboer è un cliente difficilissimo e alla fine Theo paga dazio. 5
TONALI – Chiamato ad una prova fondamentale contro un centrocampo tosto ed agguerrito come quello nerazzurro. Fisicamente soffre e anche la qualità delle giocate non è nitida, come ad esempio la palla persa al limite dell’area al 19’ che consente all’Atalanta un’ottima opportunità. La cosa migliore del suo primo tempo è una punizione al 41’ che pesca Ibra solo davanti a Gollini. È Tonali a perdersi Zapata che colpisce il palo al 74’ su azione da corner. Resta il mistero sul perchè sia Sandro a doversi occupare del gigante colombiano sui calci da fermo. Nel complesso in affanno, a conferma di un momento non brillantissimo per il talento bresciano. 5
KESSIÈ – Ci mette una pezza fondamentale al 14’ quando l’Atalanta si distende in tre passaggi e l’ivoriano è l’ultimo baluardo di fronte a Donnarumma. Alla fine però anche il carrarmato rossonero finisce per essere travolto dall’onda lunga del furioso pressing atalantino e l’effetto frustrazione si manifesta clamorosamente quando Franck sbraccia in maniera tanto vigorosa quanto inutile regalando in avvio di ripresa un rigore all’Atalanta. Un errore gravissimo che alla fine pesa tanto. 5
CASTILLEJO – Ruba un gran pallone al 32’ e crea i presupposti per una buona opportunità per il Milan. Prova a lottare, ma la battaglia contro i colossi atalantini è impari. 5,5
MEITÈ – È la sorpresa di giornata e lui cerca di cavalcare l’onda provando a sorprendere anche la difesa atalantina su azione da corner dopo 2 minuti di gioco. L’effetto shock dura poco perchè poi i bergamaschi prendono le redini dell’incontro e l’ex granata non riesce ad arginare la mareggiata nerazzurra. Al 32’ Castillejo gli offre la palla giusta da trasformare in oro, ma il neo milanista sciupa. A fine primo tempo resta negli spogliatoi e il suo bilancio non è positivo. La colpa però non è solo sua: dopo pochissimi allenamenti con la sua nuova squadra la scelta di farlo giocare in un ruolo non suo si rivela del tutto sbagliata. 5
LEAO – Inizio folgorante del portoghese: in appena un minuto prima imbecca Ibra pescato in leggero fuorigioco, quindi libera Theo che mette in mezzo un pallone pericoloso. Poi Hateboer gli mette letteralmente la museruola e silenzia il portoghese. Esce nella ripresa per far spazio a Rebic. 5
IBRAHIMOVIC – Pronti via e in nemmeno 2 minuti di gioco crea già un paio di grossi grattacapi alla difesa atalantina, ma anche Zlatan alla lunga è costretto ad indietreggiare di fronte agli assalti bergamaschi. Fino al 41’ quando Tonali gli recapita un pallone a due metri dalla linea di porta, ma il gigante svedese di ginocchio la butta fuori. Nella ripresa è uno degli ultimi ad alzare bandiera bianca, confermando il suo ruolo di leader indiscusso del giovane Milan. Ora spetterà a lui tenere alto l’umore dei ragazzi. 6
BRAHIM DIAZ – Pioli riconosce l’errore di avergli preferito Meitè e ad inizio ripresa lo toglie dalla naftalina e lo lancia nella mischia. Lo spagnolo prende tante botte, per altro poco tutelato dall’arbitro. Trova uno spiraglio al 79’ ma il suo destro dal limite sfila alto sulla traversa. 6
MUSACCHIO – Radio mercato continua a vederlo fuori dai giochi, eppure Pioli è costretto a ricorrere a lui dopo l’infortunio patito da Kalulu. L’argentino risponde ancora una volta presente, salvando anche un gol su Ilicic al 72’. 6
MANDZUKIC – Entra in campo al 69’ e sfiora subito il gol costringendo Gollini ad un grande intervento. 6
REBIC – s.v.
PIOLI – Non solo i saltelli di Gasperini, ma soprattutto la decisione dei bookmakers di dare favorita l’Atalanta alla vigilia del match, rappresentano alla vigilia due ragioni validissime per affrontare il match con i bergamaschi con il sangue agli occhi. Purtroppo questo non accade, anche perchè la mossa a sorpresa di Pioli (Meitè dal primo minuto, ma nel ruolo di trequartista) non paga. La sensazione è che una squadra con un’identità ben precisa come il Milan non debba snaturarsi di fronte agli avversari, quindi sempre un giocatore di qualità dietro Ibra. Ed infatti in avvio di ripresa il tecnico rossonero corregge in corsa la squadra e piazza Diaz al posto dell’ex granata. Senza apprezzabili risultati. La verità è che l’Atalanta quando è in giornata è letteralmente ingiocabile, per tutti, ma alla fine il Milan è Campione d’Inverno contro tutto e contro tutti, mentre la squadra di Gasperini insegue 7 punti dietro. Non dimentichiamolo. 5
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