Analisi
Milan: la riscossa dei contestati
MILANO – Nel Milan capolista della serie A e ad un passo dal titolo d’inverno (impresa che dalle parti di Milanello non vivono da esattamente dieci anni), le due figure iconiche sono naturalmente il tecnico Stefano Pioli ed il leader in campo Zlatan Ibrahimovic, peraltro autore di 12 reti in appena 8 partite giocate in campionato, miglior media realizzativa d’Europa assieme a Luis Muriel. Ma accanto a loro si è formato un gruppo solidissimo, unito ed ormai consapevole della sua forza, avendo acquisito un’autostima che solamente un anno fa non era neanche nei pensieri dell’ambiente milanista.
Riscatto
E sugli scudi, oltre ai già citati Pioli e Ibrahimovic, ecco una schiera di protagonisti che fino a pochi mesi fa erano a dir poco inaspettati e che ora hanno capovolto i giudizi prendendosi una colossale rivincita personale. Primo fra tutti Davide Calabria, contestato a più non posso nella scorsa stagione quando affrontava le partite con timidezza e poco carattere, ma trasformatosi oggi in un instancabile guerriero, capace di attaccare e difendere con la stessa intensità, nonché bravissimo nei contrasti e pure in zona gol, con due reti realizzate contro Genoa e Juventus, e prestazioni di altissimo livello.
Miglioramenti
E che dire di Samu Castillejo? Del cavallo pazzo dalla corsa disordinata ed inconcludente non c’è più traccia, mentre oggi lo spagnolo è un attentissimo guardiano della sua zona di campo, corre meno ma meglio e nel momento in cui la squadra ha avuto bisogno di lui anche come cannoniere ha fatto il suo dovere, seppur con tutti i limiti del caso. Inutile, poi, soffermarsi sulla crescita esponenziale di Franck Kessié che in un anno ha conseguito una maturità ed una costanza eccezionali che lo hanno eletto come padrone assoluto del centrocampo milanista.
Pubblico
Nella formazione di Pioli, a dirla tutta, è difficile trovare qualche calciatore che abbia diminuito il suo rendimento, anche se quelli sopracitati sono probabilmente i più emblematici nella rinascita rossonera partita dallo scorso gennaio e concretizzatasi con la ripresa del campionato scorso a giugno. Insomma, se è vero che il Milan nei primi mesi è stato avvantaggiato dall’assenza di pubblico allo stadio, oggi la tifoseria di San Siro sarebbe pronta a tributare ai propri beniamini il giusto riconoscimento, a cominciare proprio da quegli elementi che si sono magicamente trasformati da bruchi in splendide farfalle.
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