Analisi
Il Milan di Pioli come il Milan di Zaccheroni? Ecco le differenze
MILANO – Il Milan 2020-2021 continua a sorprendere e a rimanere in testa alla classifica con zero sconfitte (ultimo ko lo scorso marzo a San Siro contro il Genoa) ed un ruolino di marcia impensabile ad inizio stagione. Il dibattito, ormai da un paio di mesi, nell’ambiente è sempre lo stesso: può questa squadra lottare per lo scudetto sino alla fine del campionato? E, fra chi è più ottimista e chi lo è meno, in molti azzardano un paragone ardito fra questo Milan e quello di Alberto Zaccheroni che nella stagione 1998-99 vinse a sorpresa ed in rimonta un titolo per tutti inatteso all’inizio di quella magica stagione.
Differenze
A pensarci bene, però, le difformità sono parecchie. Se è vero, infatti, che entrambe le compagini non partivano coi favori del pronostico in estate, va detto che il Milan del 98-99 era gestito da una società pluri vittoriosa ed annoverava tra le sue fila leader, campioni ed elementi navigati come Albertini, Costacurta, Maldini, Boban e Donadoni, gente che in rossonero aveva già vinto tanto e sapeva come indirizzare i più inesperti (Abbiati, Sala, Guglielminpietro) e che, nel momento in cui il Milan si è ritrovato a lottare con la Lazio per lo scudetto, avevano la capacità di guidare il gruppo intero verso il traguardo poi raggiunto il 16 maggio 1999 a Perugia.
Attualità
Inoltre, i rossoneri di Zaccheroni iniziarono il campionato al piccolo trotto, collezionando 3 sconfitte nel girone d’andata e solamente una nel ritorno, trovando la loro definitiva quadratura solamente intorno al mese di febbraio e vincendo tutte le ultime 7 partite. Il Milan di Pioli, viceversa, la quadratura l’ha già trovata ed è partito a razzo, unendo i risultati dell’attuale campionato a quelli dell’anno scorso, avendo però in squadra, come detto, un leader imprescindibile come Zlatan Ibrahimovic, un altro paio di elementi esperti come ad esempio Kjaer e per il resto tanti ragazzi ancora da svezzare. Le due formazioni, insomma, appaiono simili solo in apparenza, ma nella sostanza le differenze sembrano prevalere, nonostante il concetto di meravigliosa sorpresa diventata realtà combaci invece alla perfezione.
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