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Milan: ancora una rimonta, ma emergono le prime crepe

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DONNARUMMA – La fastidiosa consuetudine di raccogliere il pallone in fondo al sacco in occasione del primo tiro in porta degli avversari stavolta non si materializza solo perchè Gigio sfodera un grande intervento su Shomudorov prima del tap in decisivo di Destro. Incolpevole sul raddoppio dell’ex rossonero, sfodera un paratone sulla sforbiciata da figurine di Scamacca. 6,5 

CALABRIA – Ormai è una specie di sicurezza: Davide è uno dei rossoneri maggiormente cresciuti in questa seconda metà del 2020. Sempre puntuale negli anticipi e anche bravo nelle chiusure, come quella su Destro al 28’. Da applausi l’azione travolgente al 32’: prima ruba palla al Genoa, quindi parte palla al piede, scambia con Leao e arriva sul fondo a crossare, però dalla sinistra. Si toglie anche lo sfizio di segnare un gran gol scaraventando una sassata a fil di palo che condanna Perin. 7  

KALULU – L’uomo del salto triplo: fino a sette giorni fa era l’ultimo della lista dei difensori rossoneri, adesso è diventato la prima scelta lì in mezzo, scavalcando a piè pari sia Duarte che Musacchio per il posto da titolare accanto a Romagnoli. La mancanza di attitudine in un ruolo ancora non completamente suo emerge nitida al 36’ quando non controlla Destro che sfiora il gol. Si redime un paio di minuti dopo con una brillante chiusura sempre sul centravanti ex Milan. Colpevole quanto Romagnoli in occasione del primo gol rossoblu, diventa l’unico responsabile nel raddoppio genoano: prima rinvia corto il pallone morbido, poi si fa letteralmente mangiare in testa da Destro che incorna alle spalle di Donnarumma. Si fa parzialmente perdonare siglando la rete del 2-2 in coppia con Romagnoli: sponda di Alessio e gol del giovane Kalulu. 5,5

ROMAGNOLI – Il primo salvataggio al 7’ merita un applauso: Shomurodov si presenta solo davanti a Donnarumma e Romagnoli sventa. Un po’ goffo però più tardi nel tentativo di anticipo sull’uzbeko che vale il giallo al capitano rossonero. Tenta di rifarsi nell’area avversaria e sfiora di pochissimo il gol di testa al 38’. Male però in occasione del gol del vantaggio genoano: la spaziatura con Kalulu non convince e gli attaccanti avversari hanno tutto il tempo per calciare in porta ben due volte. Quindi prende un brutto colpo a metà campo che fa temere il peggio per la panchina rossonera, il capitano invece si rimette in piedi e offre l’assist vincente a Kalulu per la rete del pareggio. 5,5 

DALOT – È la sorpresa di giornata. Tutti si aspettavano il goleador Theo dal primo minuto, ma complice una diffida inquietante con Sassuolo e Lazio alle viste, il tecnico decide di dargli un turno di riposo per rilanciare l’ex United, re di Coppa. La scelta però non paga: Dalot si propone con il contagocce e non è preciso nella gestione del pallone. La cosa più evidente è che quando i compagni lo cercano in avanti, come abitualmente fanno con Theo, Diogo resta sempre 10 metri indietro. Letteralmente scartavetrato in fascia da Ghiglione, non esattamente Cafu, che si permette pure di piazzare il cross vincente per il raddoppio di Destro. Pesantamente insufficiente. 4,5

KESSIÈ – Arretra spesso a coprire quasi fin sulla linea dei difensori, consapevole che il giovanissimo Kalulu potrebbe avere bisogno di supporto. Interrompe tutte le linee di passaggio avversarie ma si propone poco, molto meno del solito, e tutta la manovra rossonera ne risente. Nel finale di match mostra di essere fisicamente alle corde e forse è uno di quelli a cui maggiormente farebbe bene un turno di riposo. 6 

TONALI – Sul campo dove ha segnato il suo unico gol in serie A (con la maglia del Brescia), Sandro riprende le chiavi del centrocampo rossonero, vista l’assenza forzata di Bennacer. Per lui un match complicato anche dal punto di vista fisico vista la durezza degli avversari. 5,5

CASTILLEJO – Preferito al collega Saelemaekers dopo le buone ultime prestazioni (3 gol e uno annullato per 2 mm nelle ultime 4 partite). L’inizio del match per lo spagnolo è complicato: tanti calcioni e qualche errore di troppo nella gestione della palla. Al 23’ però inventa dal nulla un filtrante in area per Tonali da cui nasce un’azione pericolosa per il Milan. Nervoso e poco incisivo, ad inizio ripresa viene richiamato in panchina. 5,5

CALHANOGLU – A pochi minuti dall’inizio della gara richiama il massaggiatore per un trattamento miracoloso alla coscia sinistra, un gesto che inquieta lo staff tecnico e l’intera tifoseria rossonera. Il turco inizia comunque la partita e al 21’ si procura un calcio di punizione invitante dal limite dell’area che Hakan batte costringendo Perin alla parata a terra. Da copertina un lancio di 40 metri al millimetro per Leao, non sfruttato al meglio dal portoghese. Ne sfodera un altro allo scadere del match, nel mezzo tanti tentativi infruttuosi di inventare qualcosa. La verità è che oggi niente e nessuno gira per il verso giusto lì davanti. 5,5 

LEAO – Dopo un paio di ingressi dalla panchina tutt’altro che esaltanti, mister Pioli decide di puntare tutto sul giovane portoghese e buttarlo nella mischia dal primo minuto. Purtroppo per il tecnico e di tutto il Milan, l’ex Lille non fa nulla per meritare questa opportunità. Tanto fumo e zero arrosto, sia nel primo tempo sulla fascia sinistra, sia nel secondo tempo da punta centrale. La sensazione che il momento psico-fisico del ragazzo non sia quello ideale. 4,5

REBIC – Occupa le zolle calpestate abitualmente da Ibra ma il suo feeling con Leao non è lo stesso. Gioca un primo tempo complicato, sbagliando tanto e non riuscendo a proporsi praticamente mai. Poi al 37’ si accende come un torcia, prende palla, scarta come birilli tre avversari e poi solo davanti a Perin, manca di cattiveria e regala al portiere genoano la possibilità di una parata spettacolare. Nella ripresa però Pioli decide che è ora di dire basta e lo richiama in panchina al 53’. 5

HAUGE – Si fa notare al 77’ quando, al termine di una delle poche belle azioni rossonere, piazza un destro preciso all’angolino, ma una deviazione all’ultimo momento manda il pallone fuori. 6

SAELEMAEKERS – Come al solito tanta verve da parte del belga, ma anche notevole confusione. Quanto a concretezza ed efficacia offensiva molto poco. 5,5

BRAHIM DIAZ – Entra quando i suoi compagni sono ormai quasi con la lingua per terra dalla fatica. Lo spagnolo ha energia da vendere rispetto a tutti gli altri ma non riesce a sfruttarla al meglio. 6

PIOLI – Dopo l’inno alla sfiga del pareggio interno con il Verona, la squadra di Pioli ha un’altra opportunità per allungare il passo sulle immediate inseguitrici impegnate nei confronti diretti, tra l’altro nel giorno del 121° compleanno dell’Ac Milan. Purtroppo invece i rossoneri sono costretti al terzo 2-2. della stagione al cospetto di un Genoa frizzante. La formazione del Milan è ancora una volta ridotta all’osso, colpa delle assenze di Ibra, Kjaer, Bennacer, Gabbia e all’ultimo momento anche di Theo Hernandez, ma la sensazione è che la stanchezza fisica inizi a farsi sentire. Inoltre, , per la prima volta da 6 mesi a questa parte, lì davanti si percepisce una sinistra inconsistenza offensiva. E infatti i due gol del Milan arrivano da due difensori. 6

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